Dopo l’interrogazione del PD, e dopo l’intervento di Riccardo Macchioni che ha esposto un conto economico del servizio affidato alla Croce Rossa, osservo una situazione ben più grave di come la facevo.
Se il contributo erogato alla Croce Rossa non dovesse essere sufficiente a coprire le spese, bisognerà allora interrompere quanto prima la convenzione per non causare ulteriori perdite ad un ente che già riversa in uno stato di criticità preoccupante. La soluzione non può ovviamente individuarsi nell’aumento di contribuzione da parte del Comune, vista la dimensione della cifra attuale e visti anche i contributi straordinari previsti dal decreto “Fare” proprio per sanare il bilancio generale della Croce Rossa Italiana.
La ragione per affidare servizi all’esterno è quella dell’economicità, ma in questo caso di eccezionalità la natura pubblica dell’affidatario non consente questo. Il bando del servizio potrebbe quindi essere una valida alternativa, e fra le altre potrebbe stimolare la stessa Croce Rossa a rivedere le proprie spese, mentre il Comune nel compiere questa operazione dovrà mantenere sempre un occhio di riguardo nei confronti delle persone disagiate che usufruiscono del servizio, e non causare disagi.
Franca Cerverizzo – Siamo Sassuolo