La sua piazza Grande per l’omaggio a Luciano Pavarotti. La città di Modena ricorda la figura del Maestro venerdì 6 Settembre, a sei anni dalla scomparsa, con uno spettacolo gratuito rivolto a tutta la cittadinanza. L’evento torna nel sito “patrimonio dell’umanità” grazie all’impegno congiunto della Fondazione Luciano Pavarotti e del Comune di Modena, con il sostegno fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (e con il supporto degli sponsor San Pellegrino e Cremonini).
Lo spettacolo, intitolato “Vincerò”, consiste in un intenso monologo, un emozionante racconto che ripercorre la vita dell’uomo e la carriera dell’artista Pavarotti, facendo rivivere con ricordi personali e curiosi aneddoti la sua umanità, la sua arte, la sua gioia di vivere, quella eccezionalità vissuta in maniera semplice che lo ha reso uno dei personaggi più acclamati ed amati del nostro tempo.
La voce narrante sarà quella di Michele Placido, attore e regista icona del cinema e del teatro, che ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa, procrastinando impegni professionali già presi.
La stesura del racconto è stata curata dalla scrittrice bolognese Grazia Verasani che ha voluto offrire il tributo al Maestro in una forma originale: l’autrice ha fatto sì che Pavarotti racconti se stesso e la sua vita rivolgendosi alla figlia ultimogenita, la piccola Alice. L’esposizione sembra trascendere il significato esclusivamente biografico per diventare una sorta di testamento spirituale, uno spontaneo passaggio di consegne dal Maestro alla sua bambina e ai giovani tutti, condividendo e trasmettendo i valori a cui ha fatto riferimento nel corso dell’intera sua vita: l’amore per il teatro, per la musica, per gli altri.
Ad accompagnare e intercalare la narrazione saranno le performance canore dei cantanti lirici emergenti promossi dalla Fondazione Pavarotti, che si alterneranno sul palcoscenico esibendosi in alcune delle arie d’opera tante volte interpretate dal Maestro nel corso della sua lunga e straordinaria carriera. Gli interpreti, accompagnati al pianoforte dal Maestro Paolo Andreoli, saranno: Elisa Balbo, soprano; Martina Belli, mezzosoprano; Giulia Della Peruta, soprano; Alessandro Scotto di Luzio, tenore; Stefano Tanzillo, tenore; Jenish Ysmanov, tenore; Andrea Zaupa, baritono.
Di fronte al palco, allestito in piazza Grande sul lato dell’Arcivescovado, verrà collocata una platea di oltre mille posti a sedere non numerati, che saranno accessibili al pubblico a partire dalle 19.30 fino alle 20.45.
Non sarà necessario munirsi di biglietti o tagliandi invito, l’accesso alla platea sarà consentito agli spettatori in ordine di arrivo.
MICHELE PLACIDO SUL PALCO, VOCE NARRANTE
Venerdì 6 settembre in piazza Grande a Modena, l’attore reciterà il monologo di “Vincerò”, scritto da Grazia Verasani in forma di lettera del Maestro alla figlia Alice
Sarà Michele Placido la voce narrante di “Vincerò”, lo spettacolo con cui Modena venerdì 6 settembre ricorderà in piazza Grande Luciano Pavarotti nel sesto anniversario della morte. Placido, attore e regista icona del cinema e del teatro, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, procrastinando impegni professionali già presi. Sarà lui a interpretare il monologo scritto da Grazia Verasani che, intervallato dalla musica, ripercorre la vita e la carriera di Luciano Pavarotti tra ricordi e aneddoti, facendo rivivere la sua umanità, la sua arte e la sua gioia di vivere.
Nato ad Ascoli Satriano (Foggia) nel maggio 1946, Michele Placido studia all’Accademia d’arte drammatica e fa il suo esordio a teatro nel 1970 con Luca Ronconi nell’ “Orlando Furioso”. Quattro anni più tardi debutta nel cinema con “Romanzo Popolare” di Mario Monicelli. Gli viene affidato il primo ruolo drammatico in “Marcia Trionfale” di Marco Bellocchio. Nel 1983 interpreta il Commissario Cattani nel televisivo “La Piovra” di Damiano Damiani, personaggio che ricopre fino al terzo capitolo. Nel 1990 presenta a Cannes la sua prima opera come regista: “Pummarò”. Seguono “Le amiche del cuore” (Quinzaine des Rélisateurs a Cannes 1992), “Un eroe borghese (1995), “Del perduto amore” (1997 – David di Donatello a Fabrizio Bentivoglio miglior attore non protagonista), “Un viaggio chiamato amore” (2002 – Coppa Volpi a Stefano Accorsi miglior attore protagonista), “Ovunque sei” (2004 – in concorso al Festival del cinema di Venezia), “Romanzo Criminale” (2005 – vincitore di otto David di Donatello e cinque Nastri D’Argento, in concorso al Festival di Berlino), “Il Grande Sogno” (2009 –in concorso al Festival del cinema di Venezia).
Nella carriera di attore si alterna tra teatro, televisione e cinema diretto da registi come Gianni Amelio, Mario Monicelli, Marco Bellocchio, Mario Martone, Cristina Comencini, Alessandro D’Alatri, Riccardo Milani, Giuseppe Tornatore, Nanni Moretti.
DI GRAZIA VERASANI IL MONOLOGO DI “VINCERÒ”
Il testo della scrittrice bolognese è in forma di lettera scritta dal Maestro alla figlia Alice Sarà interpretato da Michele Placido in piazza Grande a Modena venerdì 6 settembre
È Grazia Verasani, scrittrice bolognese, l’autrice del monologo attorno al quale è costruito lo spettacolo “Vincerò”, con il quale Modena il 6 settembre rende omaggio a Luciano Pavarotti in piazza Grande nel sesto anniversario della scomparsa. La stesura del testo è stata curata in una forma originale: l’autrice ha fatto sì che Pavarotti racconti se stesso e la sua vita rivolgendosi alla figlia ultimogenita, la piccola Alice. L’esposizione sembra trascendere il significato esclusivamente biografico per diventare una sorta di testamento spirituale, uno spontaneo passaggio di consegne dal Maestro alla sua bambina e ai giovani tutti, condividendo e trasmettendo i valori a cui ha fatto riferimento nel corso dell’intera sua vita: l’amore per il teatro, per la musica, per gli altri.
Grazia Verasani, nata a Bologna nel 1964, ha pubblicato undici libri tra i quali “Quo vadis baby?” (da cui il regista premio Oscar Gabriele Salvatores ha girato l’omonimo film nel 2005 e prodotto la serie tv Sky diretta da Guido Chiesa), “Velocemente da nessuna parte” e “Di tutti e di nessuno” (entrambi Tascabili Feltrinelli), noir psicologici con protagonista l’investigatrice privata Giorgia Cantini. Per Feltrinelli, nel 2008 è anche uscito “Tutto il freddo che ho preso”. Ha firmato sceneggiature, collaborato con riviste e quotidiani, pubblicato racconti su molte antologie. La sua opera teatrale “From Medea-Maternity Blues” (edita da Sironi), rappresentata in Italia e all’estero, è diventata un film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore di premi tra cui quello per la sceneggiatura intitolato a Tonino Guerra al BIF festival 2012, un Nastro d’argento e due Globi d’oro. Ha studiato pianoforte classico e vinto il Premio Recanati nel 2005, a cui è seguito un cd per la BMG e collaborazioni con vari artisti. Nel 2010 è uscito il suo cd “Sotto un cielo blu diluvio” (NdA). I suoi libri sono tradotti in Francia, Germania, Russia, Olanda, Svezia. Nel 2012 è uscito per Feltrinelli “Cosa sai della notte” e nel 2013 la raccolta di racconti musicali “Accordi Minori”.
LE VOCI DI 7 GIOVANI PER L’OMAGGIO AL MAESTRO
In piazza Grande, accompagnati al piano dal maestro Paolo Andreoli, due soprano, tre tenori, una mezzosoprano e un baritono emergenti, promossi dalla Fondazione Pavarotti
Elisa Balbo, soprano; Martina Belli, mezzosoprano; Giulia Della Peruta, soprano; Alessandro Scotto di Luzio, tenore; Stefano Tanzillo, tenore; Jenish Ysmanov, tenore e Andrea Zaupa, baritono.
Sette voci liriche di giovani cantanti emergenti, accompagnati al pianoforte dal maestro Paolo Andreoli, saranno protagoniste il 6 settembre in piazza Grande a Modena della parte musicale di “Vincerò”, lo spettacolo con cui la città rende omaggio a Luciano Pavarotti.
Tutti talenti del bel canto promossi dalla Fondazione Pavarotti, saranno loro, alternandosi, ad accompagnare e intercalare lo svolgimento del racconto di Michele Placido, esibendosi in famose arie d’opera particolarmente care al Maestro e da lui stesso interpretate tante volte nella sua straordinaria carriera.
Al pianoforte, ad accompagnare i cantanti, sarà il maestro Paolo Andreoli il quale annovera tra le sue esperienze anche una tournèe mondiale con i giovani talenti promossi dalla Fondazione per la presentazione della mostra “Amo Pavarotti”. Nativo di Carpi, il maestro Paolo Andreoli oltre a vantare una importante attività concertistica e a collaborare con importanti istituzioni musicali tra cui la Fondazione Teatro alla Scala di Milano e la Fondazione Arena di Verona, si rapporta con le giovani promesse della lirica anche come pianista per il biennio di specializzazione di II livello in Canto e il Master in canto dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi-Tonelli” di Modena, tenuti da Raina Kabaivanska e in passato da Luciano Pavarotti.
Elisa Balbo, soprano, finalista in importanti concorsi, dal 2010 si è esibita da solista in numerosi concerti e manifestazioni, spaziando dall’opera lirica alla musica classica contemporanea. Selezionata dalla Fondazione Pavarotti, si è esibita nell’aprile 2013 a New York in due recital e ha preso parte a un recital al Teatro La Fenice di Venezia. Nel giugno 2013 ha cantato in diretta su Rai 5 e Radio 3.
Martina Belli, mezzosoprano, nel 2009 consegue la laurea di biennio specialistico, con massimo dei voti e lode, al conservatorio di Santa Cecilia a Roma. A soli diciotto anni risulta prima assoluta nella sezione contralti tra i concorrenti italiani chiamati a far parte dell’ensamble “Voices of Europe”, collaborando con il compositore Arvo Paert. Ha partecipato a prestigiosi festival nazionali e internazionali e cantato in importanti teatri.
Giulia Della Peruta, soprano, si è diplomata al “Tomadini” di Udine al Triennio sperimentale di canto col massimo dei voti, lode e menzione d’onore, seguendo poi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero. Finalista di concorsi internazionali, ha preso parte a importanti produzioni liriche, e recentemente ha debuttato a Busseto nel ruolo di Luisa in “Luisa Miller” di Verdi, dopo essere stata selezionata per il corso di alto perfezionamento con specializzazione nel repertorio verdiano con docente principale Leo Nucci.
Alessandro Scotto di Luzio, tenore, vincitore di numerosi concorsi è stato protagonista di concerti di livello nazionale. Ha debuttato come Tonio in “La figlia del reggimento “ di Donizetti al Teatro Sociale di Como, ed è poi stato Nemorino in “L’Elisir d’amore” di Donizetti al Comunale di Bologna, Rodolfo in “La Bohème” di Puccini negli scavi archeologici di Ercolano e Pascalino’o Pittore in “Napoli milionaria” di Nino Rota al Festival della Valle D’Itria.
Stefano Tanzillo, tenore, nel 2012 partecipa e vince il secondo premio del concorso mondiale “Belcanto Italiano” e nel maggio 2013 partecipa, grazie alla Fondazione Pavarotti, agli “International Opera Awards 2013”, dove riceve il premio New Generation; il primo giugno 2013 è presente, in occasione dell’apertura annuale, allo spettacolo tv dall’Arena di Verona, che vede in scena nomi celebri del calibro di Domingo, Bocelli ed altre stelle della lirica mondiale.
Jenish Ysmanov, tenore, è nato in Kirghizistan nel 1984 e risiede a Milano, dove segue un corso di perfezionamento sotto la guida di Sara Sforni Corti. È vincitore assoluto di numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Luciano Pavarotti” del 2008. La sua carriera inizia nel 2006 con il debutto in Evgenij Onegin di Tchaikovsky, cui fanno seguito i debutti in “Pagliacci”, “Rigoletto” e “Bohème”.
Tra i suoi impegni recenti figurano la partecipazione al “Gala della Lirica 2013” dell’Arena di Verona e il concerto “Omaggio a Caruso” al Palazzo nazionale dei Congressi di San Pietroburgo.
Andrea Zaupa, baritono, ha vinto molti concorsi internazionali. Predilige il repertorio brillante e nei teatri italiani è stato, tra gli altri, Dulcamara ne “L’Elisir d’Amore”, Taddeo nell’ “Italiana in Algeri”, Figaro ne “Il Barbiere di Siviglia”. Con la Fondazione Pavarotti ha cantato alla prima rappresentazione di “Vincerò”, quindi al Kremlino a Mosca, a San Pietroburgo e in numerosi altri concerti in Italia e all’estero.
NELLA SERATA A MODENA SARÀ “CENTRO APERTO”
In occasione dello spettacolo omaggio al Maestro che si svolge in piazza Grande ritorna l’iniziativa che prevede l’apertura serale dei negozi e degli esercizi del cuore cittadino
Nella sera di venerdì 6 settembre, in concomitanza con l’omaggio a Luciano Pavarotti che si svolge in piazza Grande, ritorna l’iniziativa “Modena Centro Aperto” con l’apertura di negozi ed esercizi pubblici del cuore cittadino,.
La data rientra, infatti, nel calendario concordato con gli oltre 200 commercianti che aderiscono al progetto di marketing dell’assessorato allo Sviluppo economico, con la collaborazione delle associazioni di categoria e di quelle di via del centro per far vivere il cuore della città come centro commerciale naturale tra storia, bellezza e ospitalità.
“Modena Centro Aperto” è un progetto del Comune di Modena con ModenAmoremio e le associazioni di categoria (Cna, Lapam Licom, Confesercenti, Confcommercio). Partecipano attivamente le associazioni di via del centro storico: “Borgo delle Assi” (vie Gallucci e Scarpa), “Borgo Ducale” (vie Taglio e Battisti), “Pomposa Modena”, “Sanfra” (zona San Francesco) e “Piccolo Borgo” (via Sant’Eufemia).
L’elenco completo dei negozi e degli esercizi pubblici aderenti, aggiornato di volta in volta, è pubblicato sul sito del progetto (www.comune.modena.it/modena-centro-aperto), insieme con il calendario delle aperture.