“Rammaricato ma sereno”, convinto di aver agito “nell’interesse dell’amministrazione” e certo che ”la politica ambientale di questa regione saprà affermarsi come uno dei punti più avanzati del nostro Paese”.
Il presidente della Regione, Vasco Errani, ha motivato davanti all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna le motivazioni che hanno portato al ritiro delle deleghe all’assessore all’Ambiente, Sabrina Freda, ossia non ragioni di merito ma la mancanza di un confronto con le altre istituzioni e di collegialità nel lavoro. Errani ha confermato che manterrà egli stesso le deleghe ambientali e ha annunciato la riconferma dei princìpi cardine su cui si articolerà il prossimo Piano regionale per la gestione dei rifiuti
“Questa regione è già in Italia il territorio più avanzato per lo smaltimento dei rifiuti – ha affermato il presidente Errani – e saprà fare un ulteriore passo avanti nell’innovazione: progressivamente le discariche non ci saranno più, come stabilito dall’Unione europea, rimane un nostro obiettivo il 70 per cento della raccolta differenziata e si andrà verso la riduzione progressiva dell’incenerimento e della termovalorizzazione”. Temi e obiettivi che, ha anticipato il presidente, “saranno ben delineati nel Piano con tempistiche e strategia”.
Errani ha quindi confermato la stima per Freda e la qualità delle scelte sin qui operate (“rivendico tutti gli atti di questa amministrazione, dai nitrati all’eolico alla riforma dei parchi”), aggiungendo che “per me sono però irrinunciabili la collegialità come capacità di costruire condizioni di sintesi, quindi le relazioni istituzionali e quelle con la società regionale”. Con l’assessore, ha ribadito Errani, “dopo un percorso, non un singolo atto o lettera, si è spezzato un filo nonostante io abbia fatto fino in fondo ogni cosa per evitarlo. Rispetto la posizione dell’Italia dei Valori, che incontrerò, ma preciso che i riferimenti programmatici non sono in discussione, non c’è alcuna questione politica”.