(Adnkronos) – Le misure previste dalla Legge di Stabilità risultano ancora del tutto insoddisfacenti. E’ l’ennesima operazione di facciata che nasconde molte insidie per i cittadini. E’ quanto afferma Federconsumatori.La prima è senz’altro la simil-Imu, che prende il nome di Trise. Tale tributo sarà composto da Tari, la tariffa da corrispondere al Comuni per il servizio rifiuti e Tasi, la tariffa prevista per rimborsare i servizi indivisibili dei Comuni. Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le ricadute per una famiglia di 3 persone, che vive in un appartamento di 100 metri quadri in un’area urbana, saranno pari a: 229 Euro per i rifiuti urbani – Tari (di cui 11,50 Euro per il tributo Provinciale Ambientale) 116 Euro per i servizi indivisibili (Tasi). Per un totale di 345 Euro annui a famiglia.Ma vi è una differenza sostanziale che rende tale tributo inaccettabile: mentre prima diverse famiglie, grazie alle detrazioni sulla prima casa, non pagavano l’Imu, ora tutti pagheranno la nuova Trise. Persino gli inquilini, esenti dal pagamento Imu, dovranno versare la Tari e quota della Tasi.
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