E’ albanese la matrice della famigerata banda di arrampicatori ovvero i ladri acrobati che all’imbrunire, grazie ai pluviali o meglio ai tubi esterni delle condutture del gas, raggiungono i balconi degli appartamenti ubicati anche ai piani più alti (anche il quinto ndr), che poi depredano. E’ la forte ipotesi investigativa sostenuta dai Carabinieri della Stazione di Casalgrande che l’altra sera hanno intercettato una batteria di “arrampicatori” in fuga, bloccandone uno con il complice riuscito a fuggire. Erano entrambi di ritorno da un blitz furtivo in un condominio di Rubiera, nel comprensorio ceramico reggiano, andato a vuoto poiché raggiunto il balcone i proprietari presenti in casa li hanno scoperti mettendoli in fuga con le urla e lanciando l’allarme ai Carabinieri che li hanno intercettati.
Con l’accusa di tentato furto aggravato in abitazione i Carabinieri della Stazione di Casalgrande hanno arrestato un cittadino albanese 34enne, domiciliato in provincia di Modena, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Il complice è riuscito a fuggire mentre l’autovettura in loro uso, una Golf rubata a Castellarano, è stata sequestrata dai Carabinieri. L’origine dei fatti poco dopo le 18,00 dell’altra sera quando i due malviventi arrampicatisi in un condominio di Via Piave del comune di Rubiera raggiungevano il balcone di un appartamento iniziando a forzare la porta finestra. La proprietaria, che si trovava in casa, notando i due ladri sul balcone urlava mettendoli in fuga. I due si calavano rapidamente in strada fuggendo a bordo di una Volkswagen Golf, della quale veniva rilevato il numero di targa, risultata rubata a Castellarano. Quindi l’immediato allarme al 112 il cui operatore faceva convergere in zona le pattuglie in servizio nel comprensorio ceramico. L’auto dei due ladri veniva intercettata lungo la SP 51 dai Carabinieri di Rubiera che, grazie anche all’intervento dei colleghi di Casalgrande giunti in ausilio, veniva bloccata. Alla guida il sunnominato albanese mentre il complice riusciva a fuggire a piedi. Dentro l’auto i Carabinieri rinvenivano una mazza ed un piede di porco che venivano sequestrati.
E, mentre nell’intero comprensorio ceramico scattava la caccia al complice riuscito a fuggire, il giovane albanese fermato veniva arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato. Saranno le indagini scientifiche e di laboratorio sui reperti acquisiti dai Carabinieri nei sopralluoghi effettuati a seguito di analoghi colpi a svelare se gli odierni ladri acrobati, come si ritiene visto il modus operandi, appartengono al più nutrito popolo della banda degli arrampicatori. Nella more che le indagini facciano luce su quest’aspetto la priorità per i militari e rintracciare il complice in fuga. La sua cattura potrebbe essere questione di giorni.