Cgil-Cisl-Uil regionali dell’Emilia Romagna e di Modena esprimono vicinanza e sostegno alla popolazione della provincia di Modena, colpita dall’ennesimo evento calamitoso. Una zona, come è noto, che è ancora impegnata a rimettersi in piedi dopo il terremoto del 2012.
L’alluvione, originata dalla rottura dell’argine destro del fiume Secchia, nonostante l’avvenuta chiusura dell’argine, ancora in queste ore sta provocando l’allagamento di ulteriori aree (Bastiglia, Bomporto, Camposanto, S.Felice, Finale Emilia), coinvolgendo una popolazione pari a circa 40.000 abitanti.
Gli organi d’informazione nazionali stanno sottovalutando la gravità e portata di quanto accaduto e lo stesso vale anche per le istituzioni nazionali, a partire dal Governo, chiamato a decidere rapidamente sulla richiesta formalizzata dalla Regione Emilia Romagna di “dichiarazione dello stato di emergenza” e disporre lo stanziamento delle risorse necessarie per affrontare questa gravissima calamità.
L’alluvione, oltre alla cittadinanza, ha colpito ulteriormente il sistema produttivo già fortemente messo in crisi dal terremoto, provocando la sospensione dell’attività lavorativa di circa 1500 aziende (manifatturiero, agricoltura, commercio) e lasciando senza lavoro circa 5000 lavoratori.
Cgil-Cisl-Uil si sono da subito attivate con le proprie strutture provinciali di Modena e regionali per affrontare questa ulteriore calamità.
A questo punto riteniamo necessaria la convocazione del tavolo di coordinamento, già attivato per il terremoto, a sostegno delle iniziative promosse a livello territoriale e per condividere e coordinare gli interventi utili a superare la fase dell’emergenza e ripristinare la vita sociale e produttiva.
Le priorità sono:
ammortizzatori sociali, per i quali abbiamo già attivato le procedure adottate anche per il sisma e che necessitano di ulteriori finanziamenti;
la sospensione delle scadenze fiscali sino al termine dello stato di emergenza;
la verifica sulla possibilità di destinare parte delle risorse stanziate per il terremoto con un intervento legislativo da parte del Governo, prevedendo anche una ulteriore copertura finanziaria.
Questa calamità rende altresì evidente, in modo inequivocabile, la necessità di un intervento straordinario di manutenzione generale del territorio e in particolare nell’area modenese per quanto attiene la verifica e messa in sicurezza degli argini dei fiumi, per altro interessati dagli effetti del sisma 2012.
(CGIL CISL UIL Emilia Romagna e Modena)