Esibizione “live” questa mattina su Canale 5, nel corso del programma Mattino Cinque condotto da Federica Panicucci e Federico Novella, per l’eurodeputato Tiziano Motti, che ha cantato il suo primo singolo “La Verità”.
Ospite del programma, nel quale si è parlato di Europa e dell’euroscetticismo dilagante nei Paesi del Vecchio Continente, Tiziano Motti ha partecipato al salotto tv condotto da Federico Novella insieme a Maria Stella Gelmini (Forza Italia), Alessandro Alfieri (Pd), Luca Zaia (governatore del Veneto) e Andrea Romano (Scelta Civica). Dopo la prevedibile baruffa pseudo elettorale dei politici italiani presenti in trasmissione sul tema “Euroscettici nel mondo”, ha preso la parola l’onorevole reggiano, l’unico che avesse vera cognizione delle istituzioni europee, essendo stato eletto nel 2009 all’Europarlamento, che ha ribadito un concetto semplice e molto apprezzato (con un fragoroso applauso) dalla platea in studio: “L’Europa è dei cittadini, che eleggono i politici che siedono nelle istituzioni europee. Le istituzioni europee sono fatte da politici e se qualcosa non va è colpa loro”.
A differenza dei politici italiani, che hanno parlato di Europa in termini astratti e concettuali, Tiziano Motti, nel corso del proprio intervento, ha snocciolato dati concreti: “Rispetto a quanto l’Italia dà, in termini di quattrini, all’Europa (ovviamente attraverso le tasse pagate dai cittadini), ovvero 5,5 miliardi di euro, ne riceve molti meno. E il “disavanzo” fra ciò che gli italiani danno all’Europa e quello che le istituzioni di Bruxelles e Strasburgo ci rendono indietro è in profondo rosso: circa 10mila 460 euro ogni ora”. L’eurodeputato italiano ha fatto l’esempio dello “spreco di 500 milioni di euro” dovuto alla doppia sede, quella di Bruxelles e quella di Strasburgo delle istituzioni comunitarie. “Una settimana ogni mese – ha spiegato Motti – il parlamento di Bruxelles si trasferisce, senza alcuna necessità concreta a Strasburgo: per il trasporto dei materiali occorrono ben 16 Tir. Evidente che il “trasloco” mensile comporti dei costi: 500 milioni appunto all’anno”.
L’onorevole reggiano, in scadenza di mandato, ha già fatto sapere che non si ricandiderà alle prossime elezioni. “Mi è piaciuto lavorare in Europa – ha sottolineato l’eurodeputato – dove mi sono battuto, fra le altre cose, a favore della lotta ai pedofili del web, facendo approvare una risoluzione in tempo record. Ora non mi ricandiderò, ma continuerò a battermi per la tutela dei più deboli, tant’è che ho iniziato a cantare per beneficenza. Il ricavato dalla vendita del primo singolo La Verità, che fotografa il disagio dei cittadini nei confronti dei governanti, e che sarà contenuto nell’album “Siamo tutti assolti” in uscita a fine aprile, andrà in beneficenza a tre associazioni: Unicef, Telefono Azzurro e La Caramella Buona”. “Poiché non sono Sting – ha chiosato scherzosamente l’onorevole Motti – ho comunque garantito a titolo personale una somma di 20mila euro alle 3 associazioni”.
Poi, per rinfrancare la grande attesa del pubblico in studio, Federico Novella ha chiesto a Motti di accennare qualche nota del suo singolo. E l’eurodeputato rocker, accompagnato alla chitarra dal suo direttore artistico, Domenico Castaldi, ha intonato “Live”, qualche passaggio de La Verità. Applausi scroscianti.