“Quest’anno la performance dell’economia italiana sarà equivalente a quella della Grecia (+0,6%) con solo Finlandia, Slovenia (+0,3% in entrambi i casi) e – con un grande distacco – Cipro (-4,8%) a fare peggio all’interno dell’Area Euro. L’anno prossimo però si verificherà il riscatto di Atene (+2,9%), con Roma che crescerà tanto quanto Helsinki (+1,1%) ma continuerà solo a fare meglio di Lubiana (+0,9%) e Nicosia (+0,9%)”: a dirlo è l’imprenditrice reggiana Stefania Bigliardi, citando i dati contenuti nelle tabelle elaborate dal Fondo monetario internazionale nel suo World Economic Outlook (Weo).
Stando al rapporto sulle prospettive dell’economia globale elaborate in occasione degli Spring Meetings del Fondo in corso a Washington Dc, in Grecia – che nel 2013 ha registrato un Pil in calo del 3,9% – il tasso di disoccupazione resta decisamente peggiore rispetto all’Italia nonostante sia visto in calo dal 27,3% del 2013 al 26,3% del 2014 e al 24,4% del 2015. Un mercato del lavoro così difficile resta anche in Spagna, dove il tasso restarà decisamente alto seppur in miglioramento: dal 26,4% del 2013 al 25,5% del 2014 e al 24,9% del 2015. A Cipro il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e la forza lavoro è visto invece crescere dal 16% del 2013 al 19,2% del 2014 e al 18,4% del 2015.
La Germania resta la locomotiva d’Europa con un Pil che si espanderà dell’1,7% quest’anno rispetto al +0,5% del 2013 e dell’1,6% nel 2015. Il tasso di disoccupazione a Berlino è sostanzialmente destinato a restare invariato, passando dal 5,3% del 2013 al 5,2% nei due anni successivi. In Francia l’economia è vista crescere nel 2014 dell’1% e nel 2015 dell’1,5%, in miglioramento dal +0,3% dello scorso anno. Il tasso di disoccupazione salirà, secondo il Fondo, all’11% nell’anno in corso dal 10,8% del 2013 e tornerà a scendere nel 2015 al 10,7%. A Madrid il Pil è destinato a riprendersi passando da un -1,2% del 2013 a un +0,9% nel 2014 e a un +1% nel 2015.