Come anticipato, l’Istituto “Elsa Morante” di Sassuolo ha ospitato questa mattina la 17^ tappa della campagna educazionale AIOM “Non fare autogol”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica e da Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Grande successo e partecipazione da parte degli studenti che hanno gremito la sala ed incontrato il difensore neroverde Paolo Cannavaro, ospite della tappa sassolese del progetto.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Cannavaro –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dott. Ermanno Rondini, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.
“Nel 2013 si sono registrate in Italia 366.000 nuove diagnosi di cancro (erano 364.000 nel 2012) – ha aggiunto Rondini –. In Emilia Romagna nel 2010 si sono registrati 21.221 nuovi casi di tumore con 9.361 decessi, mentre erano 168.303 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”.