Sabato 17 maggio sarà possibile effettuare il test per l’Hiv e avere informazioni sulle malattie trasmesse sessualmente e sui servizi di prevenzione, diagnosi e cura presenti a Modena e provincia, direttamente all’Informagiovani del Comune di Modena (in piazza Grande 17). Riprende, infatti, la campagna di sensibilizzazione contro l’infezione da Hiv e l’Aids promossa da Comune di Modena, Ausl, Policlinico e da alcune associazioni di volontariato, che nella scorsa edizione ha registrato circa 300 prelievi in quattro appuntamenti. L’iniziativa proseguirà con altri test days il 13 settembre, l’1 dicembre 2014 e il 24 gennaio 2015.
Sabato 17 maggio, dalle 17 alle 20, nell’ambito della Giornata mondiale contro l’omofobia e in coincidenza con la Notte bianca, infermieri professionali, medici della Clinica delle Malattie Infettive e della Clinica Dermatologica e volontari saranno disponibili per eseguire il test Hiv con prelievo del sangue e per chiarire ogni dubbio sull’infezione Hiv e sull’Aids, su cui sarà disponibile anche materiale informativo. Sarà sufficiente presentarsi senza prenotazione e un infermiere eseguirà il prelievo. La provetta sarà dotata di codice identificativo anonimo che servirà per ritirare l’esito successivamente presso la Clinica delle Malattie infettive, grazie all’impegno del Dipartimento Interaziendale dei laboratori.
Dai dati dell’Osservatorio provinciale sull’infezione Hiv gestito da Ausl e Policlinico emerge che nel 2012 i nuovi casi di infezione notificati in provincia di Modena sono stati 42, confermando un trend stabile negli ultimi cinque anni, e dal 1985 al 2012 il numero di casi registrati sono stati 2.190, di cui 1.541 uomini. La trasmissione per via sessuale è di gran lunga quella prevalente (87%) e nel quadriennio 2009-2012 il 65% ha contratto l’infezione per trasmissione eterosessuale. Si registra un aumento dell’età delle persone che contraggono il virus: la classe più interessata è quella fra i 30 e i 49 anni, seguita dagli under 30. I casi di Aids di residenti a Modena segnalati nel 2012 al Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità sono stati due e dal 1985 al 2012 complessivamente sono stati 743.
Uno dei problemi più rilevanti relativamente all’infezione da Hiv è la diagnosi in una fase tardiva della malattia, che non sempre consente al soggetto di godere dei benefici della terapia. Le ragioni di questa tendenza sono da ricercare nella mancata percezione del rischio da parte dei soggetti e dei loro medici di famiglia, nella paura dello stigma e nella difficoltà a effettuare il test negli orari del servizio, che tengono conto più dell’organizzazione del lavoro ospedaliero che della disponibilità degli utenti. L’iniziativa dei test days ha quindi l’obiettivo di portare il counselling per le malattie sessualmente trasmesse e il test per l’Hiv in ambiti inconsueti, come in centro storico, nel tentativo di arrivare eventualmente alla diagnosi in una fase asintomatica di malattia.
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