Una casa-residenza e centro diurno per anziani a Vignola, cittadina nel cuore della provincia italiana, deve essere ristrutturata. Gli uomini e le donne dell’ASP, l’Azienda pubblica di Servizi alla Persona, che la gestisce, si trovano di fronte a un bivio: perseguire sicuri e consolidati canoni di ristrutturazione delle case residenza o avviare un nuovo concept, innovativo e che segue un’idea: un luogo che fa “entrare”.
All’ASP di Vignola allora si sono detti: “se noi, opportunamente, investiamo risorse affinché i luoghi dell’infanzia siano luoghi coinvolgenti quanto più dovremmo fare per un fine vita ove le scelte sono imposte e i movimenti limitati?”.
Imboccata dunque la strada dell’innovazione, dalla necessità di una semplice ristrutturazione di una residenza per anziani nasce un progetto che intende essere un laboratorio di sperimentazione e di creazione orientato all’innovazione e alla qualità a partire già dalla fase di progettazione per arrivare alla gestione.
La casa per anziani dovrà essere “aperta” (un luogo di “entrata” appunto) alla collettività attraverso il coinvolgimento di grandi e piccoli, con lo svolgimento di attività varie e anche la presenza delle attività produttive private chiamate a dare il loro contributo non solo in termini economici ma già in fase progettuale sottoponendo le proprie idee. Poiché un progetto così innovativo richiede il contributo di menti giovani, l’ASP di Vignola coinvolge allora in un concorso di idee gli studenti del Politecnico di Milano, mettendoli in contatto con un architetto di fama internazionale per dare vita a un dialogo tra due generazioni con un obbiettivo comune.
E’ Paolo Portoghesi che raccoglie la sfida, l’architetto anomalo dell’architettura italiana, colui che unisce al talento dello storico e del critico quello dell’architetto creatore, colui che da tempo sottolinea la necessità di riscoprire la funzione etica dell’architettura. Portoghesi, autore di innumerevoli e notissimi progetti, che è stato direttore della Biennale di Venezia del settore architettura, professore universitario con all’attivo decine di pubblicazioni, accetta con entusiasmo di dare il suo contributo a questo piccolo progetto di provincia, che contiene però tutti gli elementi per divenire un “caso scuola”.
Paolo Portoghesi sarà a Cersaie il 25 settembre alle ore 15 presso la Galleria dell’Architettura proprio per parlare di tale progetto. Con Portoghesi dialogheranno, ognuno dal proprio punto di vista, Marco Franchini, psicologo e Presidente dell’ASP “G.Gasparini” di Vignola, ideatore del progetto e Paola Matino, Manager Public Utilities, LUEL
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