Concluso con successo l’interessante rassegna musicale “Rumors Festival – Illazioni” tenutasi lo scorso weekend nella suggestiva ed unica cornice del Teatro Romano di Verona, che ogni anno richiama pubblico da tutto il nord italia. Quest’anno il “Rumors” ha proposto tre Artisti diversi tra loro ma con il comune denominatore di: grande talento, forte carisma, grande carica emotiva.
Ha aperto la rassegna il cantante israeliano Asaf Avidan, una voce straordinaria, androgina, che ricorda in certe sfumature quella della compianta Janis Joplin. Il pubblico italiano conosce Asaf grazie ad un recente Festival di Sanremo dove presentò “One day” e riuscì ad emozionare fino alle lacrime la platea dell’Ariston, al punto che dovette concedere il bis. Al Romano per la seconda volta nell’arco di un paio di anni, ha lasciato il segno con un gruppo per tre quinti al femminile. Innamorato dell’Italia, Asaf tra una nota e l’altra racconta che ha preso casa a Pesaro, è quindi auspicabile che i suoi prossimi tour mondiali lo porteranno ancora ad esibirsi ancora sui palchi della nostra penisola; nel frattempo il suo Gold Summer Tour proseguirà per le piazze di tutto il mondo.
La seconda serata del “Rumors” ha riportato a Verona la sacerdotessa del rock Patti Smith con un concerto speciale dove ha riproposto per intero il suo album di esordio “Horses” oltre naturalmente ai successi che hanno costellato la sua quarantennale carriera come “Becouse the night” e l’immortale “People have the power”. Capelli grigi ed arruffati, solito completo a pantaloni neri con anfibi ai piedi ma soprattutto una immutata carica rock esplosa in un finale che l’ha portata distruggere le corde della chitarra con la quale si accompagnava.
Gran finale sabato sera con la “Donna Soul” italiana, la piacentina Nina Zilli con il suo talento, la sua simpatia ed il suo sex appeal. Serata di debutto del suo “Frasi e Fumo summer tour” insieme all’inossidabile “Smoke Orchestra” che sfodera artisti che brillano di luce propria come Riccardo Giba Gibertini alla tromba, Marco Zaghi al Sax, Angelo Gange Cattoni alle tastiere, Niro Roccamo alla batteria, Heggy Vezzano alla chitarra, Gianluca Pelosi al basso e la new entry Gabriele Montanari agli archi. Concerto vintage pieno di citazioni e riferimenti dalla internazionale Motown Records alla rivista italiana anni sessanta/settanta, giusto un paio di cover (L’amore verrà e Se bruciasse la città) ma soprattutto brani originali scritti dalla stessa Nina che fanno parte dei suoi tre bellissimi album. Il tour proseguirà per tutta l’estate in lungo e in largo per l’Italia.