In questi ultimi 5 anni il valore economico degli immobili è crollato di circa 1.200 miliardi di euro (-14,2%), ma nello stesso tempo le tasse sono salite in misura esponenziale: +31,2 per cento. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti: “In termini assoluti, il carico fiscale sul mattone è aumentato di 12,3 miliardi di euro”. In effetti se nel 2010 era pari a 39,48 miliardi di euro, nel 2014 ha toccato i 51,8 miliardi. In termini assoluti è sceso soprattutto il valore economico delle abitazioni. Sempre in questi ultimi 5 anni, la perdita è stata di 1 miliardo di euro (-16,6%), mentre gli altri immobili (capannoni, uffici, negozi, laboratori artigianali, etc.) hanno subito una contrazione pari a 136,6 milioni di euro (-6,7%). La miriade di tasse e imposte che grava sugli immobili è impressionante. Con la crisi e il crollo della domanda abitativa inoltre anche le compravendite hanno subito una forte contrazione. Sempre tra il 2010 e il 2014, le operazioni di acquisto e vendita riferite alle abitazioni sono diminuite di circa 208.000 unità (-27,3%). Per gli immobili strumentali, invece, la contrazione ha sfiorato le 12.500 unità (-25,1%).