Tiziano Motti: “Oltre 900.000 assunzioni in 9 mesi grazie al Jobs Act”

Le Assunzioni a tempo indeterminato risultano in forte crescita in Italia soprattutto grazie alla norma contenuta nella legge di stabilità sugli sgravi contributivi triennali per i nuovi contratti stabili. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, analizzando i dati dell’ Osservatorio sul precariato pubblicato dall’Inps.I nuovi rapporti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di contratti a termine) sono stati 1,7 milioni a fronte di 1,23 milioni di cessazioni, con un saldo positivo nell’anno di 469.393 contratti stabili. Confrontandolo con lo stesso periodo del 2014 (quando la variazione fu positiva per 98.046 unità), nei primi nove mesi del 2015, il dato è stato migliore di 371.347 unità. La crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è legata soprattutto all’esonero triennale dai contributi previdenziali per le assunzioni stabili fatte quest’anno. Tra gennaio e settembre hanno usufruito del beneficio oltre 906.000 lavoratori, il 55% degli assunti a tempo indeterminato nel periodo. Il vantaggio è stato utilizzato soprattutto per i lavoratori del Nord (il 46,2% del totale dei contratti con esonero) mentre quelli del Sud e delle Isole per i quali è stato chiesto lo sgravio sono il 31,7% del totale. Se si guarda alle assunzioni stabili complessive, a fronte di un +34% medio totale, il Nord Ovest e il Nord Est segnano rispettivamente un +42,3% e un +51,3% mentre il Sud e le Isole registrano rispettivamente un +20,2% e un +15,5%. Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel lavoro privato (sempre escluse le trasformazioni) hanno riguardato soprattutto gli operai (960.917 su 1.330.964) ma l’aumento più consistente rispetto al 2014 si è avuto per gli impiegati con un +60% (da 219.132 a 350.890) mentre l’incremento per gli operai si è limitato al 27%.