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Oggi a Modena commemorazione del 186° anniversario della morte di Ciro Menotti e Vincenzo Borelli

“Guardare avanti, pensare più in grande, aprirsi al mondo: ecco ciò che dobbiamo fare per onorare la memoria di Ciro Menotti e Vincenzo Borelli e per essere degni eredi dei padri del Risorgimento e della Patria”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione del 186° anniversario della morte di Ciro Menotti e Vincenzo Borelli uccisi per ordine del duca Francesco IV d’Austria d’Este, nel 1831 in seguito alla cosiddetta “Congiura estense” nell’ambito dei Moti che caratterizzarono quel periodo storico.

Durante la commemorazione, che si è svolta oggi, venerdì 26 maggio in piazzale Primo Maggio dove al patibolo dei due patrioti è stata deposta una corona, il sindaco ha ricordato la duplice eredità lasciata dai due patrioti. “Un’eredità storica e politica, perché, con i suoi pregi e i suoi difetti, l’Italia contemporanea ha ancora radici che vengono dal Risorgimento; è con l’unità e l’indipendenza che abbiamo gettato le basi del benessere; ed è solo come nazione unita e consapevole della propria cultura che possiamo svolgere un ruolo attivo per la cooperazione internazionale, per il rinnovamento e l’unità dell’Europa e per la pace. E,  quella principale, un’eredità morale”, ha osservato il sindaco. “Menotti e Borelli caddero per un ideale. Rischiarono e persero la vita per un traguardo che andava ben oltre i loro interessi e le loro esistenze. L’insegnamento di guardare oltre il proprio tornaconto personale, di guardare al mondo che ci sta intorno, senza chiuderci spaventati nell’orto di casa, questo insegnamento è sempre attuale”, ha concluso.

Alla commemorazione, aperta dal presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano Giorgio Montecchi, hanno partecipato anche il questore Paolo Fassari, il sindaco di Fiorano Francesco Tosi, l’assessore del Comune di Carpi Cesare Galantini, rappresentanti della Prefettura e dell’Accademia militare di Modena. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Modena e dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Modena, con la collaborazione della sezione di Modena dell’Associazione Mazziniana e della Federazione dell’Emilia-Romagna dell’Associazione nazionale veterani e reduci Garibaldini.

 

















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