E’ pronto il progetto di realizzazione della Bretella Sassuolo-Campogalliano, l’asse stradale lungo 15 chilometri che mette in collegamento la Pedemontana con l’autostrada A22. L’appuntamento per la presentazione è a Sassuolo, giovedì mattina, alla presenza del ministro dell’infrastrutture, Graziano Delrio e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. I Gruppi M5S di Modena, Sassuolo, Fiorano, Rubiera, Campogalliano e Formigine annunciano la protesta pacifica in piazza, contro Delrio e Bretella.
“Ad accogliere il Ministro con una protesta pacifica ci saranno molti cittadini e comitati del territorio che chiedono lo stop alla bretella Campogalliano-Sassuolo, l’inutile autostrada d’oro che costerà 14 milioni a chilometro. L’appuntamento sarà a Sassuolo sotto Palazzo Ducale alle ore 10:30”. Lo dichiarano Michele Dell’Orco, deputato M5S della Commissione Trasporti e i gruppi M5S di Formigine, Sassuolo, Fiorano, Rubiera Campogalliano, Modena a proposito della visita del Ministro Delrio a Sassuolo giovedì 1 giugno per benedire l’avvio dei lavori per il raccordo autostradale.
“Siamo stupefatti –proseguono i pentastellati – dal trasformismo del ministro che senza alcuna vergogna cambia pelle a seconda delle convenienze: amico della bicicletta quando posa per le riviste ma vicino ai signori autostradali quando si tratta di mettere a disposizione fondi pubblici e soprattutto di mettere nero su bianco proposte normative. Abbiamo chiarito e ribadito più volte le ragioni del nostro no a questo doppione autostradale, inutile e impattante e dal quadro finanziario molto poco chiaro, il Governo invece non ha mai spiegato con uno scientifico studio di fattibilità che riporti aggiornate valutazioni costi-benefici perché vuole costruire questa autostrada. Il nostro sospetto è che le vere ragioni del Governo e del Ministro Delrio siano nell’ordine:
1) Delrio sta accontentando gli amici dell’autostrada A22 di Autobrennero, gli amici del Trentino, i luoghi dove va in vacanza da una vita. Vorremmo ricordare infatti che Autobrennero è anche la capofila di Autocs la società della Bretella e che per Autobrennero il ministro sta ricorrendo ad ogni mezzo pur di prorogare, senza gara fuori dalle norme europee, la concessione scaduta ad aprile 2014 con la creazione di una società in house. Vorremmo ricordare che per la concessione sull’A22 siamo già in precontenzioso con l’Europa ma il Ministro non se ne preoccupa perché cambia le norme e dal 20 maggio ha modificato il codice appalti apposta per Autobrennero allungando i tempi per concludere gli affidamenti in house.
2) Delrio sta accontentando gli amici imprenditori del Distretto della Ceramica che ritengono, in maniera del tutto irrazionale, che un risparmio di appena cinque minuti di percorrenza sulle strade renderà le loro aziende più efficienti e competitive sul mercato internazionale. D’altronde se gli industriali della ceramica sono contenti così, poco importa al ministro di investire fondi pubblici per promuovere progetti più seri che facciano viaggiare le merci del distretto in treno e non in autostrada.
3) Si vuole accontentare gli amici del PD dell’Emilia Romagna che da anni si stanno spendendo per la realizzazione di questa inutile infrastruttura e verrebbe da chiedersi se non ci sia qualche connubio di interessi. Come non ricordare poi che il Presidente di Autocs, la società di progetto della Bretella è il PD Emilio Sabattini che già come presidente della Provincia, per dieci anni ha lavorato per portare avanti questo inutile asse stradale e, alla fine del suo mandato, è stato premiato con l’incarico di Presidenza. Come non ricordare inoltre che tra i soci pubblici di Autobrennero ci sono anche le province di Mantova, Reggio Emilia e soprattutto Modena dove Muzzarelli lamenta di non avere soldi in cassa per la gestione delle strade ma intanto non ha mai spiegato quanto costerà alla Provincia portare il concessionario dell’A22 in house al 100%.
Vogliamo fermarci qui, ricordando che Autocs è in mano oltre che al PD Sabattini e al socio capofila Autobrennero, anche al colosso parmense dell’edilizia Impresa Pizzarotti spa, che vede i suoi vertici indagati per l’Expo, e alla fallita cooperativa Coopsette. Un quadro che non tranquillizza.
Siamo contenti che Delrio non abbia mai ricevuto rolex in regalo ma gli chiediamo anche di dimostrare coerenza con le sue affermazioni e la sua politica: ha affermato infatti che abbiamo bisogno di buoni progetti e di una programmazione chiara sulle grandi opere per distinguere quali sono le cose da fare e quali da non fare, nel frattempo però continua a promuovere e elargire fondi senza criterio. Chiediamo pertanto a Delrio di fare un passo indietro e di sospendere questo progetto almeno fino a quando il Governo non avrà dimostrato la sua validità all’interno degli strumenti di pianificazione e programmazione generale previsti dal nuovo codice degli appalti”.