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37° anniversario della strage alla stazione di Bologna, Merola: “non è onorevole prendere un impegno e non mantenerlo”

“Non dimenticheremo mai la strage che uccise 85 persone, vittime innocenti che ricordiamo assieme ai 200 feriti e a tutte le famiglie che per quella bomba videro cambiare la loro vita. A voi, familiari delle vittime che così numerosi siete oggi a Bologna va la nostra solidarietà e il nostro affetto che non sbiadisce ma si rafforza con il passare del tempo”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, intervenendo questa mattina in Piazza Medaglie d’Oro dopo il minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto 1980.
“Questo nostro rito civile che celebriamo sempre con grande emozione ha bisogno di nutrirsi anno dopo anno, anniversario dopo anniversario.
Lo facciamo con tante iniziative importanti come quella che la Regione Emilia-Romagna ha preparato per oggi: il cantiere di narrazione popolare sparso per la città. Lo facciamo da domani e per tutto l’anno con gli incontri con le scuole, con i tanti bambini e ragazzi che nella sala d’aspetto della stazione imparano quello che è accaduto.
Ma la memoria, ne sono fortemente convinto, è soprattutto impegno civico e questo nostro passato non può essere ricordato solo come testimonianza di un dolore, seppur incontenibile, perché il nostro passato è anche la storia positiva di una città, Bologna, che non si è piegata allo stragismo e al terrorismo, che ha saputo reagire e ha manifestato un’esemplare coesione attorno a un valore cardine che vive in questa piazza, oggi, quello della solidarietà.
Qui in piazza con noi questa mattina c’è l’autobus 37 che quel giorno si trasformò in un punto di soccorso e venne anche utilizzato per trasportare le vittime. E’ un simbolo, che si può vedere e toccare, di quelle risorse eccezionali che questa città mise in campo. Bologna non si è ammutolita e non ha ceduto alla paura.
Il ricordo del 2 agosto tramanda l’impegno di una città e dei suoi cittadini che sono stati responsabili e hanno saputo prendersi cura degli altri, hanno riaffermato il coraggio della libertà e la lotta per la verità e per la giustizia.
Per questo nel nostro cuore c’è un posto speciale per il ricordo di quelle vittime. Ma sappiamo che la memoria ci serve per continuare con valori chiari e prospettive altrettanto chiare la battaglia per un futuro migliore. Perché io so che se sapremo avere la stessa coesione, lo stesso senso di responsabilità, la stessa solidarietà e la stessa sete di giustizia che la strage del 2 agosto ha impresso in modo indelebile a questa città e ai suoi cittadini, non avremo nulla da temere.
Ma se la memoria è impegno civico credo sia giusto dirci qui e ricordare al nostro governo che non è onorevole prendere un impegno e non mantenerlo. E’ peggio di non prenderlo.
I risarcimenti e la desecretazione degli atti sono impegni che vanno mantenuti. Diceva Voltaire, il noto filosofo illuminista che visse in un periodo di assenza di democrazia, di monarchia assoluta: ‘E’ pericoloso avere ragione in questioni nelle quali le autorità costituite hanno torto’.
Oggi che viviamo nella democrazia e nella libertà anche grazie al sacrificio di tanti cittadini della nostra città, non possiamo permettere che le autorità abbiano torto troppo a lungo. Perché è pericoloso per la nostra libertà indebolire ancora la credibilità delle nostre istituzioni ben rappresentate dal nostro Presidente della Repubblica. E quindi io vi chiedo – ha concluso Merola – con questa consapevolezza, con il cuore vicino ai familiari, semplicemente questo: andiamo avanti, insieme, per non dimenticare e per la giustizia”.

 

















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