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Il nuovo teatro nella 13a edizione di Vie Festival

Un cartellone ricco di spettacoli al debutto assoluto o in prima visione per l’Italia, con un’offerta che spazia tra le creazioni più significative della scena contemporanea italiana e di quella internazionale. Torna da sabato 14 a domenica 22 ottobre, Vie Festival uno degli appuntamenti più attesi per il teatro dell’Emilia-Romagna, rassegna che si snoda tra le città di Bologna, Modena, Carpi e Vignola.

Nove giorni densi di appuntamenti, per la tredicesima edizione del Festival, con un’attenzione verso le novità dei teatri stranieri e le creazioni dei giovani artisti, senza per altro rinunciare all’approfondimento del lavoro dei grandi maestri.

Il programma è stato illustrato oggi dall’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti e dal direttore Ert, Claudio Longhi, alla presenza di Simone Pelloni (sindaco del Comune di Vignola), Bruna Gambarelli (assessore alla Cultura del Comune di Bologna) e Rita Monticelli (consigliere di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena).

Pensato e organizzato da ERT, il Festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Regione Emilia-Romagna.

“Un appuntamento di eccellenza per l’Emilia-Romagna, un fiore all’occhiello della ricerca e della sperimentazione per le arti performative- ha affermato Mezzetti-. Quest’anno segna la prima edizione sotto la direzione di Longhi che ha impresso un’ulteriore spinta propulsiva alla messa in rete, alla collaborazione tra le diverse realtà teatrali presenti sul territorio. Un buon segno che apprezziamo e che apre alla internazionalizzazione di tutto il progetto, facendo di Ert un polmone che dà ossigeno e permette al sistema teatrale di funzionare al meglio”.

“Con questa edizione siamo nel solco del dna costitutivo del Festival- ha commentato Longhi-, con l’attenzione al nuovo, all’approccio multidisciplinare alle arti performative. Un nuovo che è caratteristica del percorso di Vie, autentica prassi di cambiamento di ciò che è stato e non come semplice stile. Nelle proposte in programma offriamo una mappatura di questo nuovo che si interroga su cosa sta accadendo al teatro dall’età dell’oro, il ventesimo secolo, al nuovo millennio”.

Il programma del Festival
Si parte dal lavoro della compagnia irlandese Dead Centre, rivelazione recente della scena teatrale internazionale, di cui sarà presentato Chekhov’s First Play. Vie ospita il loro debutto in Italia e lo fa presentando una originale rilettura del primo grande dramma di Cechov Platonov (Modena, sabato 14 e domenica 15, Teatro Comunale Luciano Pavarotti).
Un maestro della scena come Theodoros Terzopoulos regala al pubblico il suo nuovo lavoro: Encore, (Modena, sabato 14 e domenica 15, Teatro delle Passioni).
Danio Manfredini dedica il suo nuovo lavoro a Luciano, paziente di una clinica psichiatrica presso cui Manfredini lavorò per lungo tempo (Bologna, sabato 21, Arena del Sole, spettacolo programmato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna).
Pietro Babina affronterà un’importante sfida, curando l’allestimento de Il Libro di Giobbe, viaggio inedito nel Vecchio Testamento intrapreso, per la componente drammaturgica del lavoro, insieme ad Emanuele Aldrovandi (prima assoluta, Bologna, da sabato 14 a lunedì 16, Arena del Sole).
Sotterraneo presenta in prima nazionale Overload, lavoro che si interroga, e al tempo stesso ci interroga, sul nostro vivere costantemente sovrastimolati dalle informazioni, in una sorta di allerta continua (Modena, sabato 21 e domenica 22, Teatro delle Passioni).
Affascinante e poetico compimento di un percorso creativo che il Teatro Valdoca ha sviluppato in forma di esperienza di vita comunitaria insieme a dodici giovani performer, Giuramenti, scritto da Mariangela Gualtieri e diretto da Cesare Ronconi, andrà in scena al Teatro Comunale di Carpi, sabato 21 e domenica 22 ottobre, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Capace di dar vita a un teatro popolare, ma ad un tempo onirico e visionario, il regista georgiano Levan Tsuladze presenta aVie Begalut – In esilio (Modena, sabato 21 e domenica 22, Teatro Storchi, prima nazionale).
Michael De Cock, scrittore, attore e regista belga, lavora da molti anni sul tema dell’immigrazione. Con Kamyon, De Cock invita gli spettatori a salire sul rimorchio di un autocarro che diventa così un piccolo palco dove la giovane protagonista racconta la fuga dal suo Paese, affrontata insieme alla madre (Modena, mercoledì 18 e giovedì 19, Teatro delle Passioni).
Da parte loro nessuna domanda imbarazzante, di cui sono protagoniste Fiorenza Menni e Chiara Lagani dirette da Luigi De Angelis, è la prima parte del lavoro che Fanny & Alexander e AtelierSì stanno sviluppando sulla tetralogia di Elena Ferrante L’amica geniale (Modena, mercoledì 18 e giovedì 19, Teatro delle Passioni).
Già vincitori del Premio Rete Critica 2015 e del Premio Enriquez per l’innovazione drammaturgica e la ricerca sociale, Gli Omini hanno promosso con “Progetto T” un originale connubio tra teatro, treno e territorio. A Vie la compagnia toscana presenta un’ulteriore tappa del suo lavoro, inserita nell’ambito delle celebrazioni dei 40 anni di Emilia Romagna Teatro Fondazione. A seguito di una nuova indagine territoriale che coinvolgerà questa volta la tratta ferroviaria Porretta / Bologna, Vie Festival ospita Il controllore, frutto anch’esso, come le precedenti creazioni della compagnia, di interviste e testimonianze raccolte fra una stazione e l’altra: diciassette piccoli mondi, rivivono così in scena, contemplati dal finestrino del treno (Bologna, da sabato 14 a sabato 21, Teatro delle Moline, prenotazione obbligatoria).
Vie Festival ospita poi tre creazioni di Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre un trittico disseminato in altrettanti luoghi della città di Bologna: Roberta va in hotel (Private Eye), (Bologna, dal 15 al 19 ottobre, Nuovo Hotel del Porto, prenotazione obbligatoria), Roberta va sulla luna (Bologna, venerdì 20, Arena del Sole), Roberta fa una passeggiata (The walk), (Bologna, 21 e 22 ottobre, Piazza Maggiore, prenotazione obbligatoria).
Da sempre Vie riserva una speciale attenzione alla danza. Conferma di questa storica vocazione del Festival, la scelta di aprire la rassegna di quest’anno con il debutto del riallestimento di Erodiade – Fame di ventodella Compagnia Xe diretta dalla coreografa Julie Ann Anzilotti (Modena, sabato 14, Teatro Storchi), lavoro che debuttò al Teatro Ponchielli di Cremona nel 1993 e si rivelò capace di esprimere uno slancio unico di gesto, danza, parola, musica e tratto visivo.
A soli quattro giorni di distanza dal suo debutto assoluto– previsto l’11 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara – Benvenuto Umano di CollettivO CineticO è il nuovo lavoro pensato, coreografato e diretto da Francesca Pennini (Vignola, domenica 15, Teatro Ermanno Fabbri).
Tra i più apprezzati giovani coreografi internazionali, Arkadi Zaides firma l’ideazione e la realizzazione di Talos, conferenza/performance, che si terrà al Mast Auditorium il 20 ottobre, con il contributo e la collaborazione della Fondazione Mast, nell’ambito di Foto/Industria 2017, Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro, in programma a Bologna dal 12 ottobre al 19 novembre. La creazione prende il nome, e trae ispirazione, da un progetto finanziato dall’Unione Europea, teso ad indagare lo sviluppo di nuovi sistemi e strumenti tecnologici per il controllo dei confini. (Bologna, venerdì 20, Mast Auditorium, ingresso libero, su prenotazione).

Arricchisce il festival la sezione Vie eventi: durante la rassegna autunnale di Emilia Romagna Teatro Fondazione, prenderà ufficialmente il via Atlas of Transitions –progetto europeo triennale di cui Ert è capofila insieme a Cantieri Meticci ed Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia. Il cuore della ricerca di “Atlas of Transitions” è la sperimentazione di processi innovativi volti a generare pratiche e tecniche di incontro interculturali tra residenti e migranti, sviluppate grazie e a partire dall’arte. “Atlas” sarà al centro di una presentazione pubblica a ingresso libero domenica 15, alle ore 19.00, presso Met Meticceria Extrartistica Trasversale di Bologna. Sempre domenica 15, al Teatro delle Passioni di Modena, alle 22.00, Theodoros Terzopolous presenterà l’edizione italiana de Il ritorno di Dionysos (edizioni Cue Press), volume in cui il Maestro descrive la sua metodologia di lavoro con gli attori. Sabato 14 e domenica 15 Terzopoulos condurrà inoltre un workshop per giovani attori; per informazioni e iscrizioni rivolgersi a laboratori@viefestivalmodena.com.

Sabato 21 e domenica 22 a Bologna, presso MAMbo, l’Associazione Ubu per Franco Quadri propone un seminario di Kasia Torz programmatrice del Malta Festival di Poznan (Polonia). L’iniziativa rientra in Elementare ciclo di seminari patagogici internazionali dedicati alla curatela nell’arte perfomativa. Coordina il seminario Piersandra Di Matteo. Informazioni e iscrizioni: associazione@ubuperfq.it

















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