Con la cerimonia di apertura al Teatro della Fondazione San Carlo di Modena, è iniziata questa mattina, venerdì 8 settembre, la quinta edizione della Summer School Renzo Imbeni, il corso di alta formazione sull’Unione europea intitolato all’europarlamentare modenese, dedicato quest’anno al tema dell’integrazione europea a 60 anni dai Trattati di Roma.
Nel suo saluto ai corsisti, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato Renzo Imbeni, “un convinto europeista, un uomo concreto, un amico sincero”, e l’orgoglio, come città, di aver dato vita a un progetto “nel quale abbiamo investito molto, anche sotto il profilo ideale, con l’intento di costruire un’opportunità di formazione alta e qualificata rivolta ai giovani. È una scelta coerente con l’impegno di Modena sui temi e le politiche europee e internazionali e con la nostra grande tradizione educativa”.
Al termine del corso saranno attribuite due borse di studio di cinquemila euro che permetteranno a due partecipanti un tirocinio “sul campo” al Parlamento europeo a Bruxelles. Fino a oggi sono state erogate dieci borse di tirocinio, “sei dei nostri ragazzi – ha sottolineato il sindaco – hanno intrapreso una carriera proprio in quella Bruxelles che li ha accolti come tirocinanti, e questa forse è la nostra più grande soddisfazione”. L’Europa di oggi sta attraversando i tempi più critici dalla sua fondazione, dalla Brexit al fenomeno migratorio, “ma l’Unione – ha proseguito Muzzarelli – può e deve affrontare queste sfide. La prima responsabilità comune è quella di rimanere fedeli alla storia e ai valori della nostra Unione, al progetto dei padri fondatori. Non è Europa se la riempiamo di ghetti, di nuovi emarginati, se innalziamo muri. Non è Europa senza solidarietà, coesione, condivisione e umanità.
Costanza, lungimiranza e determinazione sono le parole chiave che devono guidare la politica in Europa, oggi e nel futuro”.
Il corso di studi è promosso dal Comune di Modena in partnership con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la Fondazione Collegio San Carlo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’edizione 2017 gode dell’alto patrocinio del Parlamento europeo, del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, del Dipartimento per le Politiche europee e della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il Consiglio italiano del Movimento europeo, l’Istituto Affari internazionali e il Centro studi sul federalismo.
Dopo i saluti del sindaco, del presidente della Fondazione Collegio San Carlo Roberto Franchini, di Paolo Cavicchioli, Fondazione Cassa di risparmio di Modena, di Sergio Ferrari, prorettore di Unimore, di Bruno Marasà per il Parlamento europeo, e Armando Barucco del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e Rita Medici Imbeni, moglie dell’europarlamentare e presidente della Fondazione Renzo Imbeni, il direttore scientifico della Summer School Marco Gestri ha presentato l’edizione 2017 del corso: “L’anniversario dei 60 anni dalla firma dei trattati di Roma – ha detto – ci offre l’occasione di riesaminare la storia dell’Unione europea, i risultati che ha ottenuto e anche le sue mancanze. Nel corso degli anni il quadro si è complicato, nessuno avrebbe immaginato che uno Stato membro abbandonasse l’Unione e purtroppo oggi sono in tanti, anche nell’opinione pubblica, a mettere in discussione l’idea stessa di Unione Europea. Noi – ha concluso – partiamo da qui per lanciare uno sguardo sul futuro e sulle prospettive dell’integrazione”. Gestri ha poi richiamato il valore dei 33 relatori che si alterneranno fino a martedì 12 settembre “personalità di altissimo livello, non solo accademiche e del mondo culturale, ma anche alti rappresentanti delle istituzioni politiche europee”.
Il via ufficiale ai lavori è stato dato da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha svolto l’intervento d’apertura. Di taglio storico la prima sessione di lavori, in programma nel pomeriggio nell’aula convegni del dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano 3), dedicata ai “Sessant’anni di costruzione europea: retrospettiva e riflessioni sul futuro”. Sono in programma gli interventi di Francesca Ratti, già Segretario generale aggiunto del Parlamento europeo; Enrique Baròn Crespo, già presidente del Parlamento europeo, e Beatrice Covassi, capo della rappresentanza della Commissione europea in Italia. Nel corso della sessione sarà proiettato un contributo video di Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica.
LA MOSTRA “EVER CLOSER UNION”
“Ever closer union”, un’unione sempre più stretta tra i popoli europei. È tratto dal preambolo del trattato che il 25 marzo 1957, a Roma, diede vita alla Comunità economica europea il titolo della mostra documentaria allestita in Galleria Europa, in piazza Grande, in occasione della 5ª edizione della Summer School Renzo Imbeni. L’esposizione, che riunisce documenti e immagini per tracciare una storia dell’integrazione europea, è stata inaugurata nella mattinata di oggi, venerdì 8 settembre, alla presenza del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, del prefetto di Modena Patrizia Paba e di Beatrice Covassi (foto), capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. La mostra è visitabile gratuitamente fino a giovedì 21 settembre il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18.30; il martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.
“Un’Europa sempre più unita”, questo il titolo italiano della mostra che fa tappa in diversi paesi europei, è divisa in quattro sezioni: la prima riguarda gli aspetti storici e culturali dell’integrazione europea raccontati attraverso documenti chiave, dalla creazione della Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM), nel 1957, fino all’attuale Unione Europea. La seconda sezione è dedicata all’Europa economica e illustra l’evoluzione del Mercato comune europeo dalle disposizioni originarie dei Trattati fondativi fino al progetto di mercato unico e di Unione economica e monetaria lanciati negli anni della presidenza di Jacques Delors alla Commissione europea (1985-1995). La terza sezione si concentra sulla dimensione sociale e di cittadinanza europea e descrive lo sviluppo dell’azione comunitaria negli ambiti del lavoro, dell’occupazione, dell’istruzione e formazione, dell’inclusione sociale. Un’attenzione particolare è dedicata al legame tra l’identità e la cittadinanza europea e il tema della legittimità democratica dell’UE. La quarta sezione è dedicata al futuro evidenziando le sfide che attendono l’Unione, dalla questione migratoria al tema della coesione interna, con l’obiettivo di essere sempre più unita.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione dell’Istituto Universitario Europeo, a cui si devono l’ideazione e i contenuti, con il Parlamento europeo che ne assicura la traduzione, del Consiglio dell’Unione europea che ne cura il sito web e il catalogo, della Commissione europea che, insieme ai servizi archivistici delle altre istituzioni e all’Ansa – Agenzia nazionale stampa associata, ne ha integrato i contributi iconografici e audiovisivi.
SI PARLA DI DIFESA COMUNE E BREXIT
Temi di grandissima attualità, discussi con protagonisti di rilievo, nel programma del fine settimana della Summer School Renzo Imbeni di Modena che si sposta in Municipio, nella sala del Consiglio comunale.
Sabato 9 settembre, nella seconda giornata dei lavori, il corso di alta formazione sull’Unione europea, promosso dal Comune di Modena, affronta il tema della possibilità di una politica estera comune dell’Unione e lo fa con Pierre Vimont, il primo capo della diplomazia europea, senior fellow di Carnegie Europe e, dal 2016, delegato speciale dell’iniziativa francese per la Conferenza sulla pace in Medio Oriente; Armando Barucco, capo dell’Unità di Analisi, programmazione e documentazione storico-diplomatica del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che approfondirà “Il dilemma della politica estera europea tra ‘soft power’ e ‘hard power’: l’Ue come attore globale in un mondo apolare”; Inge Govaere, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università di Gand e direttrice del Dipartimento di Studi giuridici europei al Collegio d’Europa di Bruges. Presiede la sessione, il direttore scientifico della Summer School Marco Gestri, professore di Diritto internazionale e dell’Unione europea all’Università di Modena e Reggio Emilia.
Nel pomeriggio di sabato è previsto un workshop, in inglese, sul tema “L’America di Trump e l’Unione europea” nel corso del quale Riccardo Alcaro, responsabile di ricerca nel programma Attori globali dell’Istituto Affari Istituzionali, intervista insieme agli studenti Jeremy Shapiro, direttore di ricerca allo European Council on Foreign Relations. È stato membro del progetto sull’ordine e strategia internazionale del Centro Stati Uniti e l’Europa di The Brookings Institutions.
Tema centrale della mattinata di domenica 9 settembre sarà la Brexit, “Se, come e quando”. A sviluppare il tema saranno Nicolas Lane, responsabile per gli affari interistituzionali e la programmazione legislativa della Direzione generale della Presidenza del Parlamento europeo e, dal 2016, consigliere speciale dell’onorevole Guy Verhofstadt, negoziatore del Parlamento europeo per la Brexit; Mercedes Bresso, deputata del Parlamento europeo, che tratterà del nuovo assetto politico dell’Unione europea; Lucia Serena Rossi, professoressa di Diritto dell’Unione europea all’Università di Bologna, che interviene sugli aspetti giuridici della Brexit. Presiede la sessione Salvatore Aloisio, professore di Diritto pubblico e Diritto dell’Unione europea, all’Università di Modena e Reggio Emilia.
Nella sessione pomeridiana, dalle 15, si parlerà invece del governo dell’economia europea nel nuovo quadro mondiale. Intervengono: Antonia Carparelli, consigliera per la governance economica, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sul tema della governance dell’Unione economica e monetaria; Ronny Mazzocchi, consigliere economico presso la Presidenza della Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, che parlerà delle lezioni della crisi e delle sfide aperte; Maria Cecilia Fregni, professoressa di Diritto tributario, Università di Modena e Reggio Emilia, sulle azioni e le competenze dell’Ue in materia fiscale.
Presiede la sessione Giovanni Solinas, direttore del dipartimento di Economia “Marco Biagi”,Università di Modena e Reggio Emilia.
Foto in alto, da sx: Paolo Cavicchioli, Fondazione Cassa di risparmio Modena; Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Roberto Franchini, Fondazione Collegio san Carlo; Sergio Ferrari, prorettore Unimore