Aveva trovato l’occasione, almeno così pensava: una casa in montagna per la settimana bianca da trascorrere a Sestola. Un prezzo abbordabile e ritenuto congruo quello fissato dall’inserzionista, motivo per cui una 48enne reggiana, dopo averlo contattato dapprima via mail e successivamente telefonicamente, rassicurata sulla reale fattibilità dell’affitto, ha aderito alla richiesta del locatore versando una caparra pari a 180 euro, girati sull’iban fornitole.
Con l’approssimarsi della partenza, non riuscendo a contattare l’inserzionista, si è insospettita e, materializzato di essere stata truffata, alla donna non è rimasto altro da fare che formalizzare la denuncia.
Le indagini dei carabinieri di Albinea si sono spostate quindi in Piemonte, in quanto la l’utenza telefonica utilizzata per portare avanti la trattativa era intestata ad un salernitano residente a Torino, così come il conto su cui la donna aveva versato la caparra.
I riscontri investigativi hanno portato ad un 70enne salernitano residente a Torino con precedenti specifici. A suo carico i carabinieri di Albinea hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi delittuosa è stato denunciato. Secondo le prime risultanze d’indagine, con lo stesso modus operandi l’odierno indagato ha raggirato nel corso di quest’inverno altri aspiranti sciatori dimoranti in altre province italiane a cui proponeva case sempre nell’Appennino modenese. Per i truffati la speranza, grazie alle risultanze dei carabinieri, di poter ottenere in sede processuale il giusto risarcimento.