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Con la Run 5.30 al via l’edizione “Unlimited” del Festival SportivaMente

Run 5.30 “Yellow edition” ha aperto oggi a Sassuolo la seconda edizione del Festival SportivaMente che, ribattezzato “Unlimited”, ripropone il format di successo che ha già caratterizzato il debutto della kermesse nel territorio modenese lo scorso dicembre. Quasi 500 persone hanno partecipato alla corsa – camminata inclusiva di 5 km per far vivere l’esperienza dell’attività sportiva in città, vista sotto la luce dell’alba. La rassegna è dedicata allo sport inclusivo, ispirata al principio di uguaglianza nella diversità e alle abilità differenti.

Dopo l’ideale battesimo a opera dell’atleta locale ipovedente Alessandra Mammi, giovane campionessa italiana di arrampicata sportiva, gli iscritti si sono avviati lungo il percorso a partire da piazzale della Rosa, cornice davvero suggestiva sotto la luce della luna e dei lampioni; il tragitto di circa 5 km si è sviluppato soprattutto in centro storico, chiudendo attraverso i Giardini estensi e “affacciandosi” sulla Peschiera prima di tornare nello slargo davanti al magnifico Palazzo ducale. E’ stata una vera e propria festa ed è stato semplice entrare nello spirito dell’iniziativa, che non era competitivo bensì inclusivo: si è corso con una speciale maglia gialla, realizzata in collaborazione con la onlus NoisyVision condividendo il motto #YellowTheWorld, perché è il colore più visibile a chi vede poco, il colore della creatività e del “possibile”. In numerosi hanno così, oltre a vestire la t-shirt gialla, indossato particolari occhialini predisposti dall’organizzazione assieme all’associazione Retina Italia per simulare le condizioni di ipovisione. Un obiettivo comune sia ai corridori esperti, come i rappresentanti delle associazioni podistiche del territorio, sia ai comuni cittadini che hanno voluto esserci una giornata unica per lo sport inclusivo.

Sabato e domenica si prosegue.

Sabato 4 al mattino, alle 11 in piazzale della Rosa, con l’iniziativa “Più forte del buio” con l’ospite Oney Tapia che sarà intervistato dal noto giornalista di Sky Sport Marco Nosotti: l’atleta paralimpico italiano di origine cubana, specializzato nel lancio del disco e nel getto del peso e assurto alla notorietà nazionale grazie al suo trionfo all’ultima edizione di “Ballando con le stelle” riuscendo a danzare in maniera emozionante nonostante la sua cecità, spiegherà perché «prima vedevo tutto, in realtà ero cieco. Invece adesso sono cieco, ma ci vedo».

Nel pomeriggio di sabato 4 largo allo sport giocato, con due appuntamenti in calendario alle 15. Il calcio troverà spazio al campo della Pcs Sanmichelese, in via del Cimitero 50 a San Michele dei Mucchietti, dove il sodalizio Ness1 escluso – che nella prossima stagione parteciperà al campionato di Quarta categoria, il torneo nazionale rivolto ad atleti con disabilità cognitivo-relazionale promosso dalla Figc – si esibirà contro una compagine giovanile della Pcs Sanmichelese esaltando i contenuti inclusivi del Festival; la pallavolo invece sarà declinata nell’iniziativa “Volley speciale”, ovvero la finale del campionato regionale di pallavolo integrata per atleti diversamente abili a cui partecipano le squadre Alpha Urbino, Agape Braida Sassuolo, Ushac Carpi e Pgs Smile Formigine.

Domenica 5 si chiude il Festival “Unlimited” e due sono le iniziative in calendario. Al mattino, alle 10 nella piscina comunale Onda blu di via Nievo 12, avrà luogo l’evento “Due pesci fuor d’acqua”, in cui la campionessa Cecilia Camellini incontra i giovani atleti, gli allenatori e i genitori delle società del territorio; la stella del nuoto termina l’intervento con una discesa in vasca per giocare – gareggiare con i ragazzi del Nuoto club Sassuolo e dell’Asham Formigine. Mentre al pomeriggio, alle 17 al castello di Montegibbio in via Cà del chierico, si tiene l’appuntamento “A spasso coi 5 sensi”, una camminata sensoriale per sensibilizzare la comunità ai temi della disabilità visiva e della diversità in genere assieme ai coach Nadia Luppi di NoisyVision, counselor dinamico-relazionale esperta in processi inclusivi della disabilità visiva (ipovedente), e Cristina Mori, eco-psicologa e guida ambientalista escursionistica.

















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