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Perquisizioni per presunte irregolarità negli appalti del Comune di Reggio Emilia

Sono in corso perquisizioni, a cura dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia – ordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia – presso il Comune di Reggio Emilia, le sedi di alcune società e professionisti che hanno avuto appalti o servizi dall’Ente e le abitazioni degli indagati. L’operazione di polizia giudiziaria va ricondotta ad una attività di indagine eseguita dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia negli ultimi tre anni nel settore degli appalti pubblici, con la direzione della locale Procura della Repubblica, che prende in esame alcuni rilevanti appalti del Comune di Reggio Emilia.

“Le prime ricostruzioni investigative – afferma una nota della Guardia di Finanza – hanno fatto emergere qualificati indizi di irregolarità nelle procedure di affidamento dei lavori o dei servizi riguardanti:

la nomina del direttore dell’Azienda pubblica di servizi alla persona; l’affidamento dei servizi legali ed assicurativi del Comune; la gestione dell’asilo nido “Maramotti”; la rimozione di veicoli e ripristino sicurezza stradale; la gestione di riscaldamento e manutenzioni impianti edifici comunali e la gestione di aree di sosta comunali e trasporto scolastico. Di qui la necessità di approfondire gli accertamenti e di ricercare ogni documento o elemento utile alla ricostruzione dei fatti”.

“Le attività operative, eseguite da Ufficiali di Polizia Giudiziaria del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, vengono svolte con la collaborazione di consulenti tecnici nominati dalla Procura della Repubblica e delegati a partecipare alle odierne attività di Polizia e vedono la partecipazione diretta di Sostituti Procuratori della Repubblica di Reggio Emilia, in ragione della necessità di perquisire anche studi legali, per i quali il G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia ha autorizzato le operazioni in conformità alle richieste della Procura della Repubblica”.

“Contestualmente alle operazioni di perquisizione – conclude la nota –  sono stati notificati avvisi di garanzia a quindici (15) indagati. I reati per i quali si procede sono: turbata libertà degli incanti, falsità ideologica del pubblico ufficiale, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e corruzione”.

















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