Ultimo appuntamento per la rassegna Note d’estate 2019. Sul palco Simone Cristicchi classe 1977, cantautore e autore romano accompagnato per l’occasione dall’orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini. Cristicchi la cui svolta arriva nel 2005 con quello che lui stesso definisce un “tormentone involontario”, vorrei cantare come Biagio Antonacci, ha riproposto per la numerosa platea sassolese, un selezione di suoi brani, arrangiati per quella forma di concerto che gli inglesi definiscono “Live with orchestra”. Cristicchi definisce l’orchestra come un mondo. Ognuno contribuisce con il proprio strumento, con il proprio talento, per raggiungere una forma di armonia. Lui di talento ne ha portato tanto sul palco in piazzale della Rosa, destreggiandosi tra il teatro e la canzone. Abile nel far tenere il tempo a battito di mani a tutto il pubblico, così come a creare momenti di assoluto silenzio accompagnando i suoi brevi ma densi monologhi. Cristicchi piace, in quanto diverte e fa pensare.
Con Magazzino 18 e Ti regalerò una rosa, vincitrice a Sanremo 2007, il pubblico si emoziona mentre sulle note proprio di quel tormentone involontario, libera tutta la voglia di fare festa. L’orchestra sfila leggera e perfetta come sempre sotto la direzione di Walter Sivilotti, in completo bianco per l’occasione.
La rassegna si conferma nella sua qualità e ci lascia addosso la speranza che le porte del blasonato teatro cittadino si riaprano al più presto. Sassuolo ha bisogno di musica, prosa e danza, esattamente come le città confinanti. Per questa ultima serata estiva, applausi sinceri per il romano Simone, fabbricante di canzoni.
Claudio Corrado