Il liceo “Fanti” di Carpi compie 80 anni. Per celebrare la ricorrenza l’istituto promuove una serie di eventi che culminano, sabato 21 settembre, con una iniziativa a partire dalle ore 11,30, nella sede di via Peruzzi 7, in occasione del via del nuovo anno scolastico, alla presenza delle autorità, tra cui il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, l’assessore alla Scuola Davide Dalle Ave, entrambi ex studenti del liceo, il consigliere regionale Enrico Campedelli, la consigliera provinciale Maurizia Rebecchi e la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue.
Nel corso dell’iniziativa saranno presentati alcuni video sull’attività della scuola, una mostra realizzata dagli studenti sulla storia del liceo e sarà inaugurata una aula dedicata al “public speaking” realizzata con fondi della Provincia e della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
Inaugurato il 26 ottobre del 1939, il liceo Fanti, sottolinea la dirigente dell’istituto Alda Barbi «rappresenta da sempre un simbolo della città dove ragazzi e ragazze crescono, diventano adulti e intraprendono un proprio percorso autonomo. Un luogo del sapere dove ci si prepara a entrare nel mondo del lavoro ma soprattutto si diventa cittadini responsabili, inseriti in una comunità», mentre il sindaco Bellelli sottolinea che «il Fanti ha accompagnato e scandito la storia e lo sviluppo della comunità carpigiana e ancora oggi rappresenta un punto di riferimento del territorio, in grado di dialogare con il mondo economico e aperto alle esperienze internazionali».
Frequentato attualmente da oltre 1800 studenti, in costante crescita negli ultimi anni, il liceo “Fanti” si articola in cinque indirizzi: scientifico, scienze applicate; scienze umane, economico-sociale e linguistico.
Prologo alla celebrazione di sabato sarà la festa organizzata dall’istituto in programma venerdì 20 settembre dalle ore 16 alla quale parteciperanno studenti e famiglie; previsti esibizioni musicali curate dai ragazzi, incontri con ex studenti che illustreranno il proprio percorso professionale e la consegna dei diplomi agli studenti più meritevoli, usciti lo scorso anno scolastico.
Nell’ambito dei festeggiamenti, inoltre, nel mese di ottobre si svolgerà una ciclo di incontri culturali all’auditorium San Rocco.
Dal 3 ottobre un ciclo di incontri sul futuro della scuola, letteratura ed economia
Nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni del liceo “Fanti” di Carpi, l’istituto, in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Carpi, promuove all’auditorium San Rocco, in via San Rocco 1 a Carpi, un ciclo di incontri culturali che prenderà il via il 3 ottobre 8 (ore 21) con Franco Mosconi, economista che parlerà con la dirigente del liceo Alda Barbi, di distretto industriale, competenze e mestieri.
Si prosegue il 15 ottobre quando la protagonista sarà la scrittrice Grazia Verasani che converserà con Alessandra Burzacchini.
Il 23 ottobre l’appuntamento è con il musicista Carlo Guaitoli intervistato da Tiziana Santini, mentre il 4 novembre Paolo Crepet converserà con Lorella Bellodi sul futuro e il ruolo della scuola.
La rassegna si conclude il 15 novembre quando l’ingegnere Ernesto Marinelli dialogherà con i ragazzi del liceo.
Scuola in continua evoluzione: dai 29 iscritti nel 1939 ai quasi 1850 attuali
La storia del liceo “Fanti” scandisce l’evoluzione e lo sviluppo della città di Carpi per tutto il secolo scorso.
La necessità di istituire a Carpi un biennio di liceo scientifico viene riconosciuta dal Consiglio comunale il 16 settembre 1939.
La risposta arriva il 26 ottobre 1939 con i primi studenti, in tutto 29, che frequentano le lezioni all’ex convento delle Suore Cappuccine, un mese dopo il collegio dei professori delibera che il liceo venga intitolato a Manfredo Fanti.
Dopo le vicissitudini in tempo di guerra e la ripresa, con la statizzazione, avvenuta nel 1959, si avvia una fase di progressiva crescita che porta agli oltre 1200 studenti dei primi anni ’80, quando la scuola si trasferisce dal vecchio edificio di via Curta Santa Chiara, nella sede attuale in via Peruzzi che sarà ampliata dalla Provincia nel 2006; nel 2010 nasce l’indirizzo economico-sociale, nel 2012 quello delle scienze umane, fino alle innovazioni dal 2014 con l’attuale dirigente Alda Barbi: le lezioni di public speaking, i tanti progetti innovativi che portano il numero degli iscritti ai quasi 1.850 attuali.
Tra i personaggi famosi che hanno frequentato l’istituto e che hanno intrapreso carriere brillanti in diversi campi, spiccano Paolo Lugli, attuale rettore dell’Università di Bolzano, fisico specializzato nel campo della nanoelettronica ed elettronica molecolare con prestigiosi incarichi a livello internazionale; Lando Degoli, insegnante di matematica famoso per essere diventato nel 1955 uno dei campioni più amati da pubblico italiano della trasmissione tv “Lascia o raddoppia”, e Gregorio Paltrinieri, campione olimpico e mondiale di nuoto.
La figura di Manfredo Fanti: patriota, militare ma anche studioso e ingegnere
Il liceo carpigiano è intitolato a Manfredo Fanti, figura di spicco dell’unità d’Italia, nato a Carpi il 22 febbraio 1806.
Fin da giovane intraprese la carriera militare senza trascurare gli studi: nel 1830 ottiene la laurea in matematica e il diploma in ingegneria civile, discipline che coltivò con rigore e passione ai più alti livelli, meritando riconoscimenti e fama in ambienti scientifici ed universitari europei.
Nei moti rivoluzionari del 1831, organizzati da Ciro Menotti, aderì al Governo insurrezionale di Modena, riparò in Francia per sfuggire a una condanna a morte continuando a collaborare con Giuseppe Mazzini.
Nel 1848 rientrò in Italia alla vigilia della prima guerra per l’indipendenza, assume il grado di comandante di brigata e divenne deputato al Parlamento Subalpino.
Nel gennaio del 1860 fu nominato da Cavour ministro della Guerra e comandante dell’esercito nell’Italia centrale; ottenne l’annessione all’Italia della Romagna, delle Marche e dell’Umbria, meritando la promozione a generale d’armata e la nomina a capo di Stato maggiore dell’esercito nell’Italia meridionale.
Fu nominato senatore del Regno il 29 febbraio 1860 e contribuì alla rinascita della scuola militare, divenuta poi Accademia di Modena.
Morì a Firenze, all’epoca Capitale provvisoria del neo Regno d’Italia, il 5 aprile dell’anno 1865 e venne sepolto nella cattedrale di Carpi in piazza Martiri.