L’evidente vuoto notato sugli scaffali del reparto biancheria per la casa all’atto della chiusura ha insospettito il titolare di un negozio di casalinghi ubicato in località San Maurizio a Reggio Emilia. Le operazioni di cassa non rivelavano infatti la vendita di tale tipologia di beni, motivo per cui l’esercente ha analizzato il sistema di videosorveglianza dell’esercizio scoprendo che, durante l’orario di apertura pomeridiano del negozio, due donne avevano fatto razzia di biancheria per la casa (lenzuola, copriletto, piumoni federe) riuscendo a fuggire senza essere notate. Ammanchi, quelli registrati dal titolare del negozio, quantificati in circa 300 euro.
L’attività predatoria documentata dalle telecamere è stata quindi denunciata ai carabinieri di Reggio Emilia Santa Croce dal titolare del negozio che a corredo della denuncia ha consegnato le immagini del furto. I carabinieri, analizzando anche il sistema di videosorveglianza che riprende l’esterno del negozio, sono risaliti all’autovettura a bordo della quale le due donne, dopo aver caricato la refurtiva, si sono dileguate. Dalla targa sono risaliti ad una 38enne abitante a Reggio Emilia e ad una sua zia 60enne residente nello stesso capoluogo reggiano, nel confronto delle quali venivano indirizzate le indagini dei carabinieri. Le indagini svolte tra il volto delle due ladre e quello delle due sospette hanno consentito di accertare in maniera incontrovertibile la responsabilità delle due donne. Acquisti tali elementi, ma anche il riconoscimento effettuato in apposita seduta di individuazione fotografica dal titolare del negozio, a carico della 38enne e della zia 60enne venivano acquisiti importanti indizi di colpevolezza, alla base della denuncia che i carabinieri di via Adua hanno inoltrato a loro carico alla Procura reggiana in ordine al reato di furto aggravato.