Nuovi “problemi” per un 35enne reggiano abitante nel comprensorio ceramico reggiano che, sottoposto dai carabinieri della Tenenza di Scandiano alla misura cautelare non custodiale del divieto di avvicinamento per una serie di condotte violente nei confronti della moglie, è stato ora arrestato.
Dopo il provvedimento del divieto di avvicinamento risalente all’ottobre dell’anno scorso l’uomo, sebbene il tribunale di Reggio Emilia gli avesse imposto anche la prescrizione di comunicare con la donna, ha continuato con le condotte persecutorie con continue telefonate, eseguite tramite l’applicato WhatsApp pretendendo di incontrarla.
Ai dinieghi della donna l’uomo non ha esitato a passare alle minacce del tipo “se tu entro una settimana non mi dai il tempo per prendere un caffè io ti ammazzo, ti faccio fuori, ho già trovato una persona..” oppure “li vuoi vedere crescere i tuoi figli? Stai attenta dammi 5 minuti per un caffè.
Condotte persecutorie queste ultime poste in essere negli ultimi mesi che hanno ingenerato nella stessa donna, una 34enne reggiana, uno stato di ansia e timore per la propria incolumità e quella dei propri figli costringendola a modificare le sue abitudini di vita, Nuovi episodi persecutori quelli denunciati dalla 34enne e riscontrati dai carabinieri della Tenenza di Scandiano, che sono stati segnalati alla Procura reggiana che ha chiesto ed ottenuto dal giudice del tribunale di Reggio Emilia un inasprimento del misura cautelare. Il 35enne è infatti stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari che ieri è stata eseguita dai carabinieri di Scandiano che hanno arrestato l’uomo.