Non ha accettato la fine della relazione sentimentale e per questo motivo un 40enne reggiano, dal mese di dicembre si è macchiato di una serie di gravi condotte consistenti in atteggiamenti persecutori, continui messaggi per chiederle di incontrarlo, pedinamenti, scenate di gelosia in pubblico sino ad arrivare ad entrare nell’auto della donna pretendendo di sapere chi frequentasse e lasciandosi andare a scatti d’ira. Condotte persecutorie e ossessive quelle compiute negli ultimi tre mesi per le quali, al termine delle indagini, i carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno denunciato l’uomo, un operaio 40enne, alla Procura reggiana per i reati di atti persecutori.
La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna, una 37enne abitante nel comprensorio ceramico, prescrivendogli di non avvicinarsi a meno di 1000 metri da tutti i luoghi frequentati dalla stessa con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la donna.
L’uomo è accusato di reiterate condotte persecutorie nei confronti della donna. Segnatamente atti persecutori consistenti in continue e insistenti messaggi, pedinamenti, appostamenti, scenate di gelosia, insistenti richieste per sapere chi stesse frequentando, Anche alla la madre di lei. Gravi condotte persecutorie che hanno portato i carabinieri della tenenza di Scandiano, a cui la donna si è rivolta, alla sua denuncia e all’odierno provvedimento di natura cautelare che l’altra sera è stato eseguito dai carabinieri scandianesi.