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Si chiude dopo tre anni di attività il progetto europeo Social(i)Makers

Negli ultimi tre anni, l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena, capofila del progetto, ha portato avanti le attività del progetto europeo Social(i)Makers sul territorio del Distretto. Il progetto, finanziato dal programma Interreg Central Europe, conta 13 partner in totale, provenienti da 7 paesi europei (Italia, Germania, Austria, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Polonia) uniti dall‘obiettivo di creare un incubatore di iniziative d’innovazione sociale in Europa Centrale e progettare e lanciare soluzioni innovative.

Nel concreto, il progetto ha dato vita alla Social Innovation Academy – il corso gratuito sull’innovazione sociale. Il percorso formativo della Social Innovation Accademy, creato dal partenariato internazionale coinvolgendo esperti europei del settore, si compone di 7 moduli ed è stato accessibile in due modi: tramite un corso online (MOOC – ancora attivo e consultabile) e 7 lezioni frontali organizzate in ogni paese toccato dal progetto. A livello locale, i seminari gratuiti organizzati nel Distretto Ceramico tra settembre e dicembre 2018 sono stati tenuti da formatori esperti provenienti da realtà d’eccellenza italiana quali Avanzi e SocialFare, ma anche dall’agenzia per l’innovazione e il trasferimento tecnologico dell’Emilia Romagna e dal Professore Matteo Vignoli dell’università di Modena e Reggio Emilia.

A livello totale di partenariato con le lezioni frontali nei 7 paesi ed il corso online, sono state formate più di 5000 persone e tra queste si conta una forte presenza italiana. Il materiale creato rimane accessibile tramite la Skyrocket Platform, una piattaforma online creata dal progetto Social(i)Makers che ha lo scopo anche di diventare un marketplace dell’innovazione sociale e quindi di mettere in contatto domanda ed offerta, ed il partenariato sta lavorando per mantenere accessibile questo materiale  e tutta la piattaforma anche oltre la durata del progetto, possibilmente per altri due anni.

Il progetto ha anche permesso di portare avanti azioni pilota a livello territoriale, diverse per ogni paese coinvolto. Per la sua azione pilota a livello locale, l’Unione ha deciso di concentrarsi sulla valutazione dell’impatto sociale. Usando due progetti in corso come caso studio, i “patti di cittadinanza” e i “giovani protagonisti”, l’Unione con il supporto di esperti della società Avanzi ha portato avanti uno studio volto alla misurazione e valutazione dell’impatto sociale di tali progetti e sta costruendo una metodologia di misurazione dell’impatto sociale delle proprie attività.

Grazie a Social(i)Makers, l’Unione è riuscita a creare opportunità di formazione gratuite aperte a tutta la cittadinanza, opportunità di formazione per il personale dell’Unione, sperimentare nuovi strumenti e metodi di lavoro, avere le risorse per stipulare contratti di consulenza con esperti ed intrecciare contatti con diversi attori, dalle associazione ed enti stranieri che sono partner del progetto ai formatori che sono intervenuti agli eventi sul territorio.

















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