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Diocesi in lutto per la morte di don Tino Munari

Il Covid-19 ha portato via un altro sacerdote del clero diocesano: nel pomeriggio di lunedì 16 novembre 2020 all’ospedale di Guastalla, dove era ricoverato da diversi giorni, è morto l’ottantaseienne don Tino Munari.

Nato a Roteglia il 25 agosto 1934, don Tino aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1961. I primi incarichi pastorali lo videro vicario cooperatore a Villa Sesso (1961-1962), quindi parroco a Camporella dal 1962 al 1967. Successivamente, don Munari venne nominato vicario economo a Cerredolo di Toano (allora nel territorio dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola) per il periodo 1967-1983. Nel 1983 il sacerdote divenne parroco a Villa Bagno, dove rimase fino al 1986, quando venne trasferito a Fellegara. Qui don Tino è rimato parroco fino al 2001, dopodiché è stato inviato come collaboratore nell’unità pastorale di Novellara.

Dietro un’apparenza semplice e bonaria, don Tino è stato un uomo provvisto di creatività e anche di una certa audacia, capace di pilotare il deltaplano, di guidare l’autobus parrocchiale e di improvvisarsi straccivendolo per finanziare la costruzione di un asilo.

Monsignor Francesco Marmiroli, già Vicario generale della Chiesa reggiano-guastallese, lo ricorda anche come sacerdote operoso e attivo, curioso e ricco di interessi, con un forte desiderio di conoscere e approfondire; partecipava sempre volentieri tanto alle riunioni diocesane quanto agli incontri culturali e frequentemente interveniva per porre domande.

Il suo bisogno di comunicare si era manifestato anche nella stesura di alcuni libri autopubblicati in cui don Munari annotava le sue riflessioni e opinioni sugli argomenti più disparati: “La vita alla ricerca del senso”, “Sguardo sul mondo” sono alcuni dei titoli dati alle stampe, con i proventi che finivano immancabilmente a sostegno delle attività caritative e missionarie. Sacerdote vulcanico, generoso, dotato di un tratto vivo e affabile di umanità.

Il funerale di don Tino, con la santa Messa presieduta dal vescovo Massimo Camisasca, avrà luogo mercoledì 18 novembre alle ore 11 nella Collegiata di Santo Stefano in Novellara. Successivamente la salma sarà trasferita presso il cimitero di Roteglia (Castellarano).

















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