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In Dad le lezioni di legalità dei carabinieri agli studenti del Russell di Guastalla

Un “fronte” caldo quello della legalità che i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, in sinergia con la disponibilità dei dirigenti scolastici e del corpo docente, stanno affrontando a 360 gradi non solo attraverso una fase cosiddetta di controllo con mirate attività in presenza attraverso pattuglie in colori d’istituto volte a prevenire e reprimere le attività illecite correlate agli stupefacenti e ad assicurare nel contempo il rispetto delle norme anti-covid  ma anche e soprattutto mediante una forte opera di sensibilizzazione tra gli studenti grazie alla didattica a distanza.

In tale ambito nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Guastalla hanno tenuto una “lezione” di legalità in DAD agli studenti di 4 classi del quarto anno del Liceo Scientifico Russell  affrontando i temi dell’abuso di alcol e del consumo di droga ma anche delle trappole disseminate in internet e dell’importanza per la loro salute e quella dei loro cari del rispetto delle norme anticovid. Da molti anni la nostra istituzione è sensibile all’educazione alla legalità da parte di giovani e giovanissimi, per diffondere i valori del rispetto delle regole”, commenta il Colonnello Cristiano Desideri, comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, In quest’ottica – continua il Colonnellol’Arma reggiana proseguirà, anche grazie alla fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici e in questo periodo pandemico grazie anche alla tecnologia, a diffondere nelle scuole i valori di legalità con il fine precipuo di salvaguardare il bene degli studenti”.

I ragazzi che in video conferenza sono stati intrattenuti dal Tenente Colonnello Luigi Regni (nella foto), comandante della Compagnia di Guastalla, si sono mostrati interessati formulando anche domande all’ufficiale. La sensibilizzazione dei giovani non ha riguardato esclusivamente temi cadi quali quelli della droga, dell’alcol e del bullismo ma anche sul corretto uso di internet. Il fenomeno maggiormente diffuso tra i più giovani – sottolineano i carabinieri – è la pubblicazione di foto osé tramite social e cellulari, una “mania” tra i minorenni che rischiano di venire denunciati per il reato di diffusione di materiale pedopornografico. Tanti anche i consigli per il rispetto delle norme correlate al particolare periodo pandemico che si sta vivendo. All’importanza del rispetto delle distanze agli assembramenti da evitare passando per l’importanza dell’utilizzo della mascherine. L’ufficiale ha poi parlato agli studenti del disagio anche psicologico dei giovani, alcuni dei quali – i più fragili – si rifugiano nella droga e nell’uso snodato di bevande alcoliche. I ragazzi sono poi stati informati dei motivi della presenza, tutte le mattine, della pattuglia dei carabinieri davanti alle scuole. Presenza che non va letta sotto l’aspetto repressivo ma come vicinanza: i carabinieri sono lì a vigilare sull’incolumità di tutti gli studenti e garantire il loro bene. Gli incontri stanno offrendo anche l’occasione per illustrare l’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri e fornire una generale infarinatura sugli aspetti giuridici di alcune reati e parlare della sicurezza della circolazione stradale.

















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