“Subito un piano industriale, tanto più che siamo in presenza di un’azienda con tutte le potenzialità per rispondere alle esigenze di fornitura del settore navale” sono le considerazione di Roberto D’Andrea responsabile nazionale Fiom-Cgil per Fincantieri, oggi in visita ai lavoratori del presidio Unifer Navale di Finale Emilia.
“Oltre 60 lavoratori oggi aspettano risposte. Quale futuro per loro? Dalla ripartenza produttiva all’anticipo della cassa integrazione, ma per tutti risulta inconcepibile la mancata responsabilità sociale di un’azienda che è nata sulle rovine del terremoto solo nel 2016 grazie anche a 10 milioni di euro di risorse pubbliche – afferma una nota di Fiom Cgil Modena –
Unifer Navale a inizio anno contava 90 dipendenti ai quali si aggiungevano una trentina di lavoratori in appalto, oltre ad un importante indotto sul territorio.
Ormai da alcuni mesi l’azienda non riesce a garantire il lavoro, denunciando l’esaurimento delle commesse da parte del principale cliente Fincantieri (nonché socio di minoranza per un 20%).
I soci di Unifer Navale hanno aperto una procedura liquidatoria e fino ad ora si sono sottratti al dialogo anche nelle sedi istituzionali di fronte a Regione e Comune per valutare un rilancio produttivo.
Le parti sono in attesa della convocazione al Mise e da dichiarazioni stampa – conclude la nota di Fiom Cgil Modena – filtrano notizie di una disponibilità di Fincantieri a spendersi per una soluzione”.