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Mirandola, il Sindaco in merito ai servizi del Santa Maria Bianca

“In merito alla domanda di incontro sulla deroga del punto nascite dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, non sono pervenute risposte. Stessa sorte per le segnalazioni, relative alla carenza di offerta per le visite specialistiche. Nel vuoto è caduta anche la richiesta del rientro delle degenze di cardiologia… Mentre adesso apprendiamo che la guardia cardiologica notturna verrà soppressa. Non possiamo non mostrare quello che è il nostro pieno disappunto a riguardo, considerato che quanto è avvenuto fino ad ora, oltre ad essere disatteso, continua ad andare verso un concreto depauperamento della struttura ospedaliera.” Queste le parole del Sindaco di Mirandola Alberto Greco a seguito delle continue segnalazioni che arrivano sull’ospedale.

Il primo cittadino fa notare che alla richiesta di incontro dello scorso marzo avente ad oggetto la deroga sul punto nascita di Mirandola non è giunta alcuna risposta da parte della Regione, mentre solo AUSL Modena aveva dato sin da subito disponibilità. Alle due lettere dei giorni scorsi aventi ad oggetto la grave carenza di offerta per visite specialistiche, alle quali erano stati allegati documenti comprovanti i tentativi di prenotazioni, non è stata data ancora risposta. In più sedi ed in varie forme è stato richiesto il rientro delle degenze di Cardiologia trasferite durante l’emergenza Covid a Carpi. Mentre ora si apprende da notizie informali che da luglio verrà soppressa la guardia cardiologica notturna. “Temiamo che si dirà che il supporto è fornito da un cardiologo a distanza forse da Carpi, forse da Modena, o chissà da dove. Una figura fondamentale nella gestione di determinate urgenze dunque sarà soppressa e conseguentemente non sarà più garantita l’operatività che tale figura garantiva, ma si dirà che sarà garantita “a distanza” perché le figure in presenza devono stare dovunque tranne a Mirandola”, fa notare il Sindaco Greco, riprendendo il contenuto di una lettera già inviata ad Ausl, al Presidente del CTSS e alla Regione Emilia Romagna.

“Mentre tutta l’attenzione è sulle vaccinazioni così come nove anni fa l’attenzione era tutta sull’emergenza sisma – riprende il Sindaco – si continuano a contrarre i servizi presso l’ospedale di mirandolese. Appare evidente che, contro tutto quanto è stato detto e chiesto dalla comunità, AUSL continua nel disegno che illustrò nella CTSS del 13/12/2019: trasformare la Cardiologia di Mirandola in Cardiologia Riabilitativa. Attraverso un lungo percorso di “smontaggio” dell’esistente piano piano si arriverà a quell’obiettivo che la comunità del distretto sanitario di Mirandola non vuole. Dal canto nostro chiediamo siano respinte le dimissioni del primario di Cardiologia sino al rientro del reparto presso il Santa Maria Bianca ed al raggiungimento della piena funzionalità della degenza e di tutti servizi. Successivamente potrà anche svolgersi un concorso per l’individuazione di un nuovo titolare della struttura complessa, ma ora la continuità è indispensabile e va garantita. Per questo è opportuno anche dare corso al rientro urgente di tutte le funzioni di cardiologia, compresi anche i letti monitorati, affinché non siano ancora una volta i cittadini del distretto di Mirandola e della bassa modenese ad essere penalizzati rispetto agli altri”, conclude il Sindaco Greco.

















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