Il 14 giugno, dopo una trattativa di diversi mesi, il Comune di Vezzano sul Crostolo ha sottoscritto una nuova convenzione, che durerà fino all’anno scolastico 2023/2024, con parrocchia e Fism relativa alla gestione delle scuole dell’infanzia e nido “La provvidenza” (Vezzano) e del polo d’infanzia “San Pio X” (La Vecchia). Il precedente accordo era scaduto il 30 giugno del 2020 ed era stato prorogato. La convenzione sottoscritta è una sola per le due strutture presenti sul territorio, per entrambi i servizi (scuola dell’infanzia 3-6 anni e Servizio nido 0-3), mentre prima erano separate.
La convenzione prevede, tra le altre cose: la precedenza ai bambini residenti nel Comune, con introduzione di una percentuale minima di residenti del 70%; l’introduzione di un contributo di 5mila euro annui per ciascuna scuola per l’ampliamento dell’offerta educativa, attraverso progetti finalizzati a modelli didattici innovativi; l’inserimento di un tetto massimo al contributo annuo erogabile dal Comune per l’attività ordinaria di 175mila euro annui a cui si aggiungono i contributo della Regione (la convenzione prevede infatti 20mila euro per ogni sezione di infanzia con un minimo di 15 bambini e 25mila euro per ogni sezione di nido infanzia con minimo 10 bambini; il pagamento del 50% delle spese per l’inserimento e l’ integrazione dei bambini diversamente abili a carico del Comune, con possibilità di arrivare al 100% in futuro tramite gestione diretta del servizio da parte dell’Ente Pubblico e il rafforzamento della commissione Tecnica paritetica, costituita da rappresentanti del Comune, delle scuole, dei genitori e degli educatori.
“La funzione educativa e sociale delle Scuole paritetiche dell’infanzia nel nostro Comune è preziosissima – Spiega il vicesindaco Paolo Francia – Gli sforzi di chi si prodiga da anni per mandarle avanti sono da tutti apprezzati. A Vezzano da sempre questo servizio è garantito dalle scuole parrocchiali. Il Comune le sostiene erogando un contributo importante, il più elevato di tutti quelli versati a soggetti terzi. Era essenziale trovare un punto d’incontro tra fabbisogno delle scuole e sostenibilità finanziaria per il Comune. – prosegue l’amministratore con delega alla Scuola – Inoltre abbiamo voluto improntare l’accordo su criteri di trasparenza, sensibilizzazione verso i bambini diversamente abili, il cui numero cresce esponenzialmente ogni anno, e sulla promozione dell’attività educativa. Abbiamo posto le basi condivise per la prosecuzione di un servizio indispensabile per la nostra comunità, che tuttavia dobbiamo avere il coraggio di ripensare e ridisegnare negli anni a venire. Pensando anche ad una possibile soluzione pubblica o condivisa, che non sia penalizzante ma sinergica con la parrocchia. Poiché il settore esige investimenti notevoli, anzitutto sul capoluogo, insostenibili in modo diretto da un soggetto privato o da un piccolo Comune come il nostro. Occorrerà cercare finanziamenti pubblici e/o partnership con soggetti privati. E’ necessario uscire dagli schemi consolidati in questi decenni e pensare insieme a come fare le cose anche diversamente”.