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Cra “Le Radici” di Poviglio, il no della Cisl a trasferimenti e chiusura. Le proposte

“Grande preoccupazione per il futuro dei servizi per gli anziani a Poviglio e, per questo, abbiamo fatto una proposta concreta per evitare la chiusura della Cra ‘Le Radici’ e garantire le ferie al personale”. Così commenta Sadid Aziz (foto), responsabile Cisl Emilia Centrale per la Bassa.

“In pochi giorni come sindacati abbiamo partecipato a due incontri, uno venerdì con il presidente di Asp, Aspro Mondadori, il direttore di Asp, Vincenzo Ferro, e la sindaca di Poviglio Cristina Ferraroni, uno lunedì dove invece era presente il sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini, presidente dell’assemblea dei soci Asp e avente delega in materia sociale all’interno dell’Unione Bassa Reggiana. In entrambi i confronti la Cisl ha ribadito la totale contrarietà della decisione assunta di chiusura e trasferimento degli anziani della Cra, anche se temporaneo. Il trasferimento di anziani, dal quale temiamo non si torni indietro, esporrebbe persone estremamente fragili e in età avanzata a situazioni di disagio e stress nel periodo estivo. Una assurdità”, commenta Adelmo Lasagni, segretario generale dei pensionati Cisl.

Interviene sul tema anche la categoria della Cisl Funzione Pubblica, per voce di Cristian Villani: “Una evoluzione preoccupante. Eppure è possibile trovare una soluzione interna, facendo riferimento a strumenti che sono previsti dal contratto di lavoro. Abbiamo ribadito che vi possono essere soluzioni sia all’interno che all’esterno di Asp per il proseguimento del servizio. Per questo occorre avanzare con il confronto nei prossimi giorni e completare la ricerca degli infermieri, cui in parte pare si sia trovata una risposta, affinché tutto il personale infermieristico ora in forza possa fruire regolarmente delle proprie ferie estive. E si devono percorre tutte le strade possibili, anche esterne, per trovare personale”.

In conclusione “come Cisl – riprende Aziz – alla determinazione di Aps ad andare avanti nonostante i tanti contrari, rispondiamo con altrettanta determinazione richiedendo la sospensione della decisione. E’ giusto il rispetto del diritto alle ferie, ma crediamo che si possa e si debba garantire questo diritto senza chiudere la Struttura ed abbiamo fatto le necessarie proposte. Questa decisione così improvvisa e radicale lascia dubbi rispetto al fatto che possano essere anche altre le ragioni che la motivano. Anche per questo pensiamo che sia necessario riprendere il confronto con tutta l’Unione sul futuro dei servizi socio sanitari e dell’Asp. Dalla Cisl anche la disponibilità ad attivare un tavolo di discussione volto a risolvere la questione “così sentita dalla comunità povigliese e non solo”.

















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