A pochi giorni dalle riaperture delle scuole, con tutte le incognite che ancora devono essere risolte, stupisce che l’assessore alla Pubblica Istruzione Corrado Ruini faccia aperta opera di dissuasione nei confronti della vaccinazione del personale scolastico. Ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole, e di scegliere di conseguenza, ma quando si rivestono ruoli pubblici e si è responsabili di servizi della collettività non si può far appello a un presunto primato della libertà personale sul bene collettivo; né è opportuno invitare addirittura gli insegnanti a far ricorso contro l’obbligo del green pass; non lo è invitare i dirigenti scolastici alla disobbedienza alla norma.
Abbiamo tutti invocato il ritorno della scuola in presenza; e la vaccinazione del personale è la condizione più importante, anche se non l’unica, perché questo sia possibile.
Abbiamo già sottolineato, anche in passato, gli atteggiamenti complottisti di chi grida al complotto che avrebbe ordito Bill Gates, con la compiacenza della Chiesa e del papa (sic!) per imporre vaccinazioni di massa, preludio a un controllo planetario; complotti suggeriti dai post pubblicati. Un atteggiamento complottista inaccettabile da parte di chi dovrebbe difendere l’atteggiamento scientifico, e la correttezza dell’informazione. Cose che un assessore all’istruzione dovrebbe sentire come dovere.
Ci chiediamo anche quanto di queste posizioni siano condivise dalla giunta, e dalla maggioranza. Il sindaco ha apertamente invitato i cittadini a vaccinarsi (come peraltro hanno fatto autorevoli rappresentanti della Lega, partito di riferimento dell’assessore) per garantire a tutta la collettività il ritorno, il più veloce possibile, ai normali ritmi della vita quotidiana. Come gestirà il rapporto con un assessore che, su una questione così delicata, sfida apertamente la norma pubblica, dichiarando l’inutilità, e l’illegittimità del green pass? L’assessore che rifiuta il vaccino entrerà nelle scuole, visiterà gli asili nido, andrà agli incontri con gli educatori, gli insegnanti e i genitori? Suggerirà ai dirigenti di non prevedere il controllo del green pass, norma considerata liberticida? Stiamo parlando non di un privato cittadino, ma di un amministratore pubblico, che ha il diritto di non essere d’accordo sulle norme di legge, ma non di invitare la popolazione ad opporsi ad esse. Attendiamo chiarimenti…
PD Sassuolo