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Anziano imolese vittima di una estorsione sessuale. La Guardia di Finanza denuncia una giovane donna

La Compagnia della Guardia di Finanza di Imola ha denunciato una donna 30enne di etnia rom, residente a Roma, per aver estorto più di 60.000 euro ad un anziano imolese.
Le attività investigative delle Fiamme Gialle imolesi sono scaturite, nell’ambito delle ordinarie attività di contrasto al finanziamento al terrorismo e all’indebito utilizzo del sistema finanziario per scopi di riciclaggio, dall’approfondimento di una “segnalazione di operazione sospette” che evidenziava un anomalo andamento dei flussi finanziari riconducibili ad un cittadino imolese: in un breve arco temporale, infatti, lo stesso aveva ricaricato frequentemente carte PostePay intestate a diversi giovani stranieri ed aveva trasferito elevate somme di denaro tramite i circuiti Western Union e Moneygram.

L’approfondimento della Segnalazione di Operazioni Sospette avvenuto nel corso dell’indagine ha consentito ai militari di accertare che l’anziano aveva versato ad una donna somme non dovute per oltre 60.000 euro, arrivando persino a contrarre un finanziamento necessario a far fronte alle insistenti richieste della giovane.
La donna aveva conosciuto l’uomo in una chat online e i due si erano incontrati per la prima volta nel settembre del 2018 nella Capitale e, da quel momento quest’ultima aveva iniziato a chiedere all’uomo somme di denaro sempre più elevate sotto la minaccia di rivelare la loro relazione alla sua famiglia. Nonostante ciò, la donna era riuscita a convincere l’anziano a incontrarsi nuovamente a Roma e, anche a seguito di questo secondo incontro lo aveva intimorito, minacciando di denunciarlo per violenza sessuale, paventando l’esistenza di un referto di un ospedale che lo potesse attestare.

La donna è stata deferita alla Procura della Repubblica di Bologna che ha ordinato il sequestro della somma illecitamente ottenuta per estorsione.
L’attività svolta testimonia l’importanza del monitoraggio dei flussi finanziari anomali, ordinariamente svolto dalla Guardia di Finanza nello sviluppo delle segnalazioni delle operazioni sospette: grazie a queste, infatti, il Corpo ha la possibilità di intervenire in modo mirato individuando, come è accaduto in questa occasione, quei fattori indicativi di numerosi delitti, da quelli di riciclaggio a quelli commessi contro il patrimonio.

















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