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La Regione punta a diffondere la conoscenza dei sistemi digitali: al via i corsi di Spid per le persone con difficoltà uditive

Una vera transizione digitale non può lasciare indietro nessuno. E così, mentre tutte le amministrazioni dell’Emilia-Romagna si preparano al passaggio alle piattaforme digitali Spid, PagoPa e AppIO per i servizi ai cittadini, la Regione organizza e finanzia, all’interno dei suoi percorsi formativi online su questo tipo di strumenti, specifiche sessioni dedicate a persone con sordità e con difficoltà uditive.

Martedì 26 ottobre inizierà quindi la prima delle tre lezioni alla presenza di un interprete LIS (Lingua italiana dei segni) e con la sottotitolazione fornita dall’associazione Fiadda (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi), che insieme alla Regione promuove il progetto ACCESs, acronimo per ‘Accessibilità Comunicazione Cultura e Sottotitoli per le persone sorde’.

Il primo appuntamento di fine ottobre, in calendario dalle 17.30 alle 19, sarà dedicato a “Cos’è SPID e come si ottiene?”, a seguire venerdì 5 novembre dalle 10 alle 11.30 un primo approfondimento su “Come e cosa si può fare con SPID?” e a chiudere martedì 9 novembre, dalle 17.30 alle 19, un focus su “IO, l’app dei servizi pubblici: come funziona e a cosa serve?”.

“Crediamo nella transizione digitale anche e soprattutto per l’accessibilità- affermano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore all’Agenda digitale Paola Salomoni– perché i servizi online sono alla portata di tutti, sempre. È naturale allora che questa digitalizzazione debba essere accompagnata da un impegno costante per la diffusione delle competenze informatiche, perché nessuno deve rimanere indietro”.

“Il nostro progetto Digitale Comune, nato per rendere semplici per chiunque strumenti come la Spid o l’App IO, si arricchisce adesso di un nuovo capitolo dedicato alle persone con difficoltà uditive, grazie anche alla preziosa collaborazione del Terzo settore che ci accompagna in questo percorso. La transizione digitale-   concludono Schlein e Salomoni – deve essere per tutte e tutti.”

Il progetto Digitale Comune

Il progetto Digitale Comune, che rientra nell’Agenda Digitale 2020-2025, non solo supporta tutte le amministrazioni del territorio nello switch off alle piattaforme digitali Spid, PagoPA e AppIO, ma si occupa allo stesso tempo di accompagnare nell’utilizzo di questi strumenti i cittadini, a partire da chi ha meno dimestichezza con il digitale. Alla base dell’Agenda digitale c’è infatti l’idea della tecnologia come bene comune e diritto di cittadinanza, che quindi in quanto tale deve essere inclusivo e alla portata di tutti: per raggiungere questo obiettivo la Regione sta portando avanti varie iniziative, tra cui la diffusione dei contenuti del progetto ‘Digitale Comune’ in diverse lingue, proprio per rendere più semplice l’utilizzo di questi servizi anche ai cittadini stranieri residenti (progetto ‘Fami CasperI I – Prog 2350). Il calendario completo dei corsi, comprensivo di quelli in lingua straniera, è su Come imparo — Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.

Vanno in questa direzione anche i bandi regionali per l’assegnazione di personal computer e tablet agli studenti in difficoltà economiche o alle famiglie residenti in montagna e i corsi di alfabetizzazione digitale “Pane e internet”.

















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