È stato inaugurato oggi il nuovo Bosco Martino, un’area verde del Comune di Medolla riqualificata grazie ad una apposita convenzione siglata tra Eurosets e il Comune di Medolla. Il progetto ha incontrato l’entusiasmo dell’azienda del distretto biomedicale che ha deciso infatti di investire nel territorio di Medolla facendosi carico dell’intero importo dei lavori per la realizzazione di un’area di sosta attrezzata accanto alla pista ciclopedonale ex Sefta, che conduce prima alla frazione di Villafranca e poi svolta in direzione San Felice sul Panaro, e della riqualificazione della zona verde circostante. Il progetto nasce come compensazione della privatizzazione di parte delle vicine aree di urbanizzazione (porzione di strada, parcheggi, aree di manovra e aiuole).
L’inaugurazione del Bosco Martino, che prende il nome dal martin pescatore, una specie volatile autoctona che popola i territori della pianura emiliana, ha visto la partecipazione di Alberto Calciolari, Sindaco di Medolla, di Patrizia Sgarbi, Assessore all’Ambiente e alla Mobilità, e di Palma Costi, Vicepresidente Politiche Economiche Regione Emilia Romagna, oltre che di numerosi cittadini e bambini di Medolla.
“Un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato, all’insegna della sostenibilità ambientale e della valorizzazione della biodiversità – commenta Alberto Calciolari, Sindaco di Medolla -. Un’attenzione in più verso il nostro territorio e la sua bellezza, che ha bisogno di essere scoperta e valorizzata attraverso progettualità di ampio respiro, ma che non dimenticano, come in questo caso, una grande attenzione alla qualità dei dettagli”.
“Un arricchimento di valore della nostra rete di ciclabili, che tanti medollesi utilizzano per recarsi a scuola o al lavoro, ma anche solo per godersi una passeggiata nella natura. Oggi c’è un angolo bello in più dove fermarsi, e che invoglia a sani stili di vita e all’utilizzo della bicicletta. Senza dimenticare i progetti didattici, in collaborazione con le scuole di Medolla e del territorio”dichiara Patrizia Sgarbi, Assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Medolla.
“Il territorio in cui viviamo e lavoriamo, e in cui trascorriamo gran parte del nostro tempo, ha bisogno di essere riscoperto e preservato – commenta Antonio Petralia, AD di Eurosets –. Abbiamo deciso di investire nella riqualifica di quest’area per la creazione del Bosco Martino perché riteniamo che l’attenzione per la natura debba oggi più che mai trovare uno spazio nell’assetto economico di un’azienda, come la nostra, particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale e sociale. Da sempre Eurosets pone grande attenzione all’impatto che ha sul territorio in cui opera. Di primaria importanza è l’aspetto ambientale; grazie a pannelli solari posizionati sul tetto dell’edificio e a un nuovo impianto di trigenerazione, il nostro stabilimento ha raggiunto un’autonomia pari all’80% del fabbisogno totale di energia elettrica. Con il progetto di riqualifica del Bosco Martino e dell’area circostante, vogliamo rafforzare e concretizzare il nostro impegno per il territorio: l’espansione dell’uomo ha portato alla riduzione della complessità degli ecosistemi naturali dai quali dipendiamo ma che purtroppo stanno diventando da sempre più fragili e nello stesso tempo sempre più necessari. Basti pensare alla capacità delle piante di assorbire l’anidride carbonica in eccesso, ma anche alla necessità dell’uomo di stare sempre più a contatto con la natura e staccarsi momentaneamente dalla vita frenetica che spesso conduce. Anche per questo motivo, grazie alla convenzione siglata con il comune, i dipendenti di Eurosets potranno accedere durante le pause all’area boschiva attraverso un apposito cancello pedonale munito di badge. Dalla fragilità degli ecosistemi odierni derivano molti svantaggi anche per noi: se questi non sono funzionanti facciamo più fatica a combattere gli alti livelli di inquinamento. La natura in pianura è molto ricca e dobbiamo valorizzarla: queste piccole aree sono degli scrigni di biodiversità. Come Eurosets vogliamo continuare a tutelare l’ambiente e a farci portavoce dell’educazione delle generazioni future”.
“È importante sottolineare la capacità delle imprese di restituire al territorio in cui operano dei benefici in termini sociali e ambientali per tutta la popolazione, oltre che per i lavoratori, grazie ad iniziative e progetti come questo. La restituzione di questi valori è un punto cardine che come Regione Emilia Romagna sosteniamo e riteniamo fondamentale nell’ambito della responsabilità sociale delle imprese”, commenta Palma Costi, Vicepresidente Politiche Economiche Regione Emilia Romagna.
Il progetto – ideato e realizzato dall’architetto Luca Silvestri dello studio Inhabito insieme all’ufficio tecnico del Comune di Medolla e ad una squadra di ecologi naturalisti – vede oggi oltre 5.500 mq di bosco riqualificato che sorge accanto alla pista ciclabile, implementato da un’area con tavoli e sedute accessibile anche alle persone con disabilità o a mobilità ridotta, portabiciclette, pubblica illuminazione, punto acqua, tutto a misura di bambino.
L’area sarà inoltre luogo di progetti didattici di tipo ambientale e naturalistico. Le scuole di Medolla e i loro studenti verranno coinvolti in attività guidate, grazie alla collaborazione con naturalisti e associazioni locali, alla scoperta del proprio territorio e dell’importanza della tutela ambientale della varietà locale.
Preservare la biodiversità territoriale è infatti un altro punto cardine del progetto di riqualificazione del Bosco Martino.
“Il boschetto preesistente risaliva ad almeno 30 anni fa e sorgeva dove un tempo passava la ferrovia – raccontano Eleonora Tomasini, Mirko Monari e Lorenzo Cocchi, team di specialisti in scienze ambientali e conservazione della natura che ha collaborato al progetto di riqualificazione –. Un bosco maturo ha molto da offrire in termini di biodiversità specialmente in contesti antropizzati come la pianura. Questo significa favorire l’insediamento di alcune specie animali. Siamo entusiasti che Eurosets abbia accolto con tanto entusiasmo la nostra proposta di riqualificazione. Abbiamo infatti suggerito per il progetto alcune implementazioni per aumentare la biodiversità: ad esempio, la creazione di un piccolo stagno per la vegetazione di palude e l’insediamento di animali come la rana e il tritone, un punto di acqua ferma utile per tutti gli animali che vivono nella zona; una legnaia che, con il suo legno morto, favorisce l’insediamento di insetti xilofagi, è luogo di nidificazione e permette di ridare al terreno i ricostituenti che altrimenti andrebbero persi; far crescere una siepe di essenze autoctone che incrementano l’arrivo di uccelli, ricci, lepri e volpi che si nutrono delle sue bacche; piantare aiuole con erbe aromatiche, ottime per gli insetti impollinatori che d’estate potranno aiutare la natura”.
Durante l’inaugurazione di oggi, i bambini presenti hanno costruito delle piccole mangiatoie, utili per aiutare i passeriformi nel periodo invernale a trovare cibo.
Nel Bosco Martino sono stati infine presentati tre cartelli che raccontano e spiegano le diverse sfaccettature di questo luogo da riscoprire:
- L’evoluzione del paesaggio
In Pianura Padana il paesaggio è cambiato e continua a cambiare: da un mosaico di boschi, terre emerse e paludi, la pianura si presenta oggi cambiata a causa del controllo artificiale dei fiumi, della bonifica dei territori, degli insediamenti residenziali e produttivi. L’agricoltura di oggi rischia inoltre di essere troppo estensiva ed artificiale, togliendo spazio alla biodiversità della zona. Tuttavia, piccole aree come il Bosco Martino, se ben collegate tra loro attraverso corridoi ecologici (tratti di fiume, ciclabili alberate, siepi) possono creare una rete di rifugi per la fauna, che trova così il proprio spazio evolutivo anche in una pianura antropizzata.
- La fauna locale
Il progetto di riqualificazione si è occupato di un censimento preventivo delle specie tramite fototrappole (fotocamere che scattano l’immagine al passaggio dell’animale). In questo modo è stato possibile registrare gli animali che già vivevano l’area per poi poter ipotizzare quali potranno insediarsi con le dovute implementazioni. Il cartello è dunque una guida faunistica alla scoperta delle specie animali.
- La vegetazione locale
Sono molte le curiosità legate al passato, alla vegetazione della pianura e all’agricoltura tradizionale: come venivano impiegati biancospino, prugnolo e nocciolo, delle vere e proprie risorse utilizzate da tutta la famiglia? Quali legni erano più idonei a determinati utilizzi, quali le foglie e le piante per nutrire il bestiame? Questo e molto altro, insieme a miti e leggende, per valorizzare l’agricoltura tradizionale che lasciava spazio a questi elementi e raccontare in che modo ancora oggi è possibile riscoprirne i valori.