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In Emilia-Romagna i servizi al cittadino sono sempre più 2.0

Accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico per prenotare una visita, usufruire dei servizi erogati dall’INPS, oppure pagare un servizio reso dalla Pubblica Amministrazione attraverso la piattaforma PagoPA: per far questo è necessario avere lo SPID, cioè il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che rende possibile accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti.

E l’Emilia-Romagna si conferma una terra sempre più iperconnessa: a testimoniarlo c’è anche la cifra simbolo di un milione di identità digitali -appunto le cosiddette SPID– già erogate da Lepida, la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale.

Meno di un anno fa, a gennaio 2021, le SPID rilasciate da Lepida superavano di poco le 500mila unità, mentre a inizio 2020 non arrivavano a 150mila. Un aumento significativo e costante, dovuto da una parte alla svolta normativa che ha visto lo SPID, insieme alla Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi, diventare l’unico strumento di accesso ai servizi online degli Enti locali, dall’altra alla facilità di rilascio che può garantire una rete di più di 2.330 sportelli presenti sul territorio, anche in convenzione con diversi enti e associazioni.

Dopo il rilascio, la Regione accompagna i cittadini in un percorso di educazione informatica con il progetto ‘Digitale Comune’: ogni settimana sono in programma lezioni online su come usare lo SPID e l’app dei servizi pubblici IO. Tra le ultime categorie incluse nell’iniziativa, le persone con difficoltà uditive, per le quali sono state registrate apposite lezioni nella lingua dei segni.

Insieme al numero di SPID, cresce di pari passo anche l’utilizzo. Sono infatti più di 36 milioni gli accessi ai servizi digitali effettuati in Emilia-Romagna con identità digitale LepidaID: l’attività più frequente è l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico, seguito dai servizi INPS e da PagoPA, l’applicazione per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni.

“La nostra Agenda Digitale indica una direzione ben precisa, già dal nome ‘Data Valley Bene Comune’: una regione dove tutti i servizi sono a portata di ogni cittadino in qualunque momento- afferma l’assessore all’Agenda digitale Paola Salomoni-. L’importante diffusione tra gli emiliano-romagnoli dell’identità digitale è un passaggio importante che la Regione ha sostenuto facilitando da una parte l’erogazione ma soprattutto garantendo che nessuno restasse escluso, grazie alla quantità di lezioni e corsi che vengono offerti sull’uso dell’identità digitale”.

















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