Il futuro del Distretto ceramico e i costi della transizione ecologica. L’Europa verde bussa alla porta, ma il conto dell’adeguamento produttivo ai criteri green resta ancora da valutare nella sua esatta portata, sia per le imprese che per i suoi risvolti sociali. Da qui la necessità di fare il punto su rischi e opportunità di una sfida epocale che attende il modello industriale emiliano e, in particolare, il distretto ceramico che si sviluppa tra le provincie di Modena e Reggio Emilia, con “capoluogo” Sassuolo.
Si intitola “Europa Green Energia” il convegno in programma sabato 27 novembre alle 18 alla Sala Biasin di Sassuolo (via Rocca 22), per iniziativa del gruppo “Sassuolo al Centro 2024” e del Dipartimento Economia della Lega. All’incontro, moderato da Stefano Bargi, capo del Dipartimento Economia della Lega Emilia, partecipano l’on Marco Zanni, eurodeputato e presidente del Gruppo ID; Vittorio Borelli, consigliere di Confindustria Ceramica; Lapo Secciani, presidente CNA Sassuolo; Sandro Grisendi, vice presidente Ance Emilia.
Un confronto a tutto tondo sulle conseguenze, per il Distretto ceramico, della transizione verde applicata ai costi delle materie prime. “Si tratta di un’iniziativa – ha detto Andrea Nicolini, referente di Sassuolo al Centro 2024 – che vuole contribuire ad avvicinare cittadinanza e amministrazione. Il nostro variegato gruppo di lavoro vuole tessere relazioni all’interno dell’intera comunità di Sassuolo, all’insegna dell’intraprendenza e dello spirito di collaborazione, per delineare il futuro della nostra Città. “Europa, green ed energia” è il primo tavolo di lavoro aperto a tutti volto a promuovere un vero confronto sulle sfide e le problematiche che il Distretto ceramico, motore del nostro territorio e non solo, si trova oggi ad affrontare. Questa è solo la prima di una lunga serie di iniziative proiettate al 2024, e siamo aperti all’ingresso di chiunque voglia dare un nuovo, proprio contributo al benessere della nostra Sassuolo”.
Un’iniziativa “colta con favore – ha aggiunto Stefano Bargi, capo del Dipartimento Economia della Lega Emilia – perché ci permette di chiarire le ricadute sul territorio di scelte strategiche fatte altrove. Un’occasione per valutare opportunità e necessità di adottare strumenti che possano governare il cambiamento ed evitare conseguenze negative per il sistema produttivo e, quindi, sociale del nostro territorio. Ci auguriamo –ha concluso Bargi – che questo seminario possa essere la prima di una serie di iniziative a carattere economico – politico che abbia come centro la città di Sassuolo ed il distretto ceramico”.