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Savigni (PD) interroga sui “Progetti di qualificazione scolastica”

La terza interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma del Capogruppo del Partito Democratico Maria Savigni, avente ad oggetto: “Progetti di qualificazione scolastica”.

 

“In data 18 novembre viene pubblicata la determina dirigenziale ad oggetto “progetti di qualificazione scolastica di educazione all’analisi critica dell’attualità per le scuole secondarie di secondo grado di Sassuolo per l’anno scolastico 2021/2022”.Considerato che – si legge nell’interrogazione – ad oggi, a due mesi dall’inizio delle lezioni, quando le attività di programmazione sono già in fase avanzata, non si ha notizia di una programmazione dell’offerta di qualificazione scolastica rivolta alla scuola di base, mentre esce un bando per progetti per le scuole superiori per una spesa di 10000 €; si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: quali sono le intenzioni in merito ai progetti di qualificazione scolastica, per quale motivo la delibera citata dalla determina non è stata pubblicata all’albo pretorio mentre sono già stati pubblicati gli atti conseguenti”.

 

Ha risposto all’interrogazione l’Assessore alla Pubblica Istruzione Corrado Ruini.

“Le attività di programmazione sono ovviamente avviate, procedono secondo il calendario straordinario dettato dalla situazione di emergenza di cui è inutile parlare.

Si sta procedendo alla creazione dell’opuscolo contenente i progetti di qualificazione sco-lastica chiedendo alle associazioni che avevano presentato le proprie proposte per l’a.s. 2019/2020 (per le quali si è dovuto sospendere l’attività a causa del covid) la disponibilità ad effettuare i progetti da gennaio.

Sottolineiamo come le associazioni locali hanno sempre proposto questo, siano ovviamen-te le stesse, certamente alcune equazioni si si sono modificate e di conseguenza anche qualche modalità operativa di erogazione di questi progetti verrà adeguata a questa nuova normalità.

Su richiesta delle Scuole si è inoltre attivato un tavolo di confronto con la piscina per la ri-presa dell’attività, sempre da gennaio, dei corsi di nuoto in orario curriculare senza aggra-vio di costi da parte degli utenti e dell’amministrazione.

In merito al nuovo progetto per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.

Le intenzioni di questo progetto sono esplicitate in modo chiaro nel documento fin dal titolo “analisi critica dell’attualità”.

In modo sintetico ma crediamo molto chiaro nello stesso documento si legge quanto segue:

 Obiettivi/contenuti:

 

Tema principale del progetto:

– pensiero critico e sull’analisi della realtà presente in rapporto alla capacità di influenzare e dirigere dei media.

 

Tra gli obiettivi:

– fornire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado alcuni strumenti utili al pensiero critico ed all’analisi della realtà presente in rapporto alla capacità di influenzare e di dirigere dei media;

 

Tra i contenuti:

– analisi di tipo antropologico e filosofico, per un approccio al reale con il focus sulla capacità di elaborare pensieri e convinzioni che sono indispensabili componenti della crescita individuale di ogni studente e per offrire la possibilità di uno sguardo capace di abbracciare la complessità delle diverse sfide che il presente pone al centro della vita di tutti noi.

Le intenzioni sono esplicite e molto chiare. Possono certamente non essere condivise, ma come abbiamo sin qui fatto, ci assumiamo tutte le responsabilità delle nostre scelte in ogni ambito, e soprattutto siamo pronti a spiegare ed argomentare la visione politica ed il progetto che sottende a queste scelte.

Ecco alcuni punti fondamentali.

Crediamo che uno dei principali compiti della scuola sia quello di aiutare i ragazzi nel loro percorso di formazione a maturare la capacità di analisi critica delle diverse realtà in ogni ambito d’azione.

La capacità di interpretare, valutare e giudicare ciò che accadde nel presente per poter essere in grado di scegliere nel futuro ciò che riterranno giusto, opportuno e confacente alla costruzione di una società ben ordinata, equa e costruita su fondamenta solide.

Oggi tutto ciò purtroppo, sembra molto raro e difficile. Dall’inizio della pandemia, a nostro avviso, è venuta a mancare completamente la possibilità di elaborare un pensiero critico diverso da quello unico veicolato in modo ossessivo e totalizzante dai media.

Questo fenomeno ha privato i ragazzi di una indispensabile facoltà necessaria per costruirsi competenze e strutture di pensiero libere e perciò la capacità di leggere e interpretare la realtà secondo una molteplicità di opzioni possibili.

In altre parole, il pensiero unico martellante dei media tutti completamente appiattiti su un’unica posizione con il passare dei mesi ha bloccato e ostruito ogni forma di pensiero divergente e propositivo verso alternative possibili e lecite, ingenerando pertanto una sorta di dittature del pensiero unico.

Senza la possibilità di concepire e analizzare pensieri idee, visioni, proposte, alternative si scivola facilmente e velocemente verso una sorta di dittatura culturale, seppur sempre molto ben infiocchettata di concetti sempre disattesi, che non ammette repliche e contraddittori sui contenuti e sugli argomenti.

Stiamo assistendo ad una sorta di fanatismo impositivo unilaterale sul piano del pensiero, legittimato da decreti-legge che presentano ampi ed evidenti difetti di costituzionalità. Azioni legislative provvisorie e precarie che mettono un vero e proprio bavaglio ad ogni anche piccola differenza di vedute.

La legittimazione di uno stato di emergenza non può mai ed in alcun modo privare il dibattito culturale e sociale. Non crediamo giusto in un periodo di cambiamenti epocali come il presente, chiudere il canale del confronto aperto leale e sincero con le minoranze. Tralascio ogni considerazione sulla schizofrenia che vuole difendere le discriminazioni sul piano dell’identità di genere e poi opera di fatto separazioni e criminalizzazioni esplicite sul piano culturali verso chi osa non obbedire ciecamente al pensiero unico dominante.

I ragazzi crediamo debbano poter ascoltare voci dissenzienti qualificate, culturalmente elevate per lasciare spazi di libertà e di scelta che in nessun modo e per nessun motivo possono venire cancellati come invece sta accadendo ora.

Ricordiamo che l’articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana dice “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. I tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denuncia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro si intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”

In sintesi, lo scopo fondamentale di questo progetto è ribadire e ricordare che questo fondamentale articolo deve essere rispettato da tutti i cittadini e in particolare all’interno del mondo della scuola deve divenire un pilastro centrale realmente e concretamente applicato”.

 

















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