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Il lascito di Milva all’Alma Mater: firmata la donazione in Ateneo

Il Rettore Giovanni Molari e la prof.ssa Martina Corgnati, figlia di Maria Ilvia Biolcati in arte Milva, hanno firmato oggi in Rettorato l’accordo della donazione che vedrà approdare in Ateneo, e più precisamente presso la Biblioteca delle Arti dell’Alma Mater, un archivio di rilevante interesse per lo studio dell’artista.

La Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna ospiterà, quindi, una collezione importante per la storia della musica e del teatro e cioè un archivio costituito dai riconoscimenti ufficiali, le onorificenze e i premi che Milva ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera; gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere da parte di vari mittenti; la collezione di vinili, cd, VHS e dvd incisi dall’artista. E ancora le onorificenze italiane e straniere ricevute, i quattro dischi d’oro e quello di platino, i premi ottenuti nelle manifestazioni canore e artistiche, la raccolta delle recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.

Il Rettore Giovanni Molari ha espresso la sua gratitudine e l’onore di ricevere un lascito così prezioso da rendere disponibile alle future generazioni e a chiunque voglia approfondire la conoscenza della cantante Milva che ha fatto la storia della musica italiana. “L’Ateneo – ha affermato il Rettore – si impegnerà a valorizzare, nelle modalità più adatte, il lascito che riceviamo oggi e a renderlo fruibile per tutti gli scopi didattici e di ricerca”.

La prof.ssa Martina Corgnati ha ribadito quanto sia stata naturale la scelta dell’Università di Bologna a cui consegnare tutti quegli oggetti che hanno segnato la carriera della madre, scomparsa il 23 aprile 2021, con lo scopo fondamentale di tramandare e condividere la memoria di una grande interprete. “Il Dipartimento delle Arti – DAR – ha aggiunto la Corgnati – saprà custodire adeguatamente l’archivio di Milva, il luogo ideale in cui si condividono passioni, si studia e si fa ricerca. Milva inoltre torna a casa perché è qui, a Bologna, che ha vissuto da giovanissima, ed è da qui che è partita poi per andare avanti nella sua carriera”.

















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