Lunedì 31 gennaio, presso la struttura di Casa Corsini si è svolto il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese.
La seduta si è aperta con tre interrogazioni, le prime due presentate da Graziano Bastai e la terza da Massimo Roggiani, entrambi appartenenti alla lista Lega Salvini Premier. Subito è stato domandato come sarebbero state sfruttate le risorse del PNRR in direzione dell’edilizia scolastica, e il sindaco Francesco Tosi ha spiegato puntualmente gli sforzi compiuti per aumentare il personale, così da fare fronte al meglio alla progettazione necessaria per partecipare ai bandi. In particolare Tosi ha ricordato l’opportunità di partecipare col progetto della nuova scuola materna di Spezzano ad un apposito bando, al quale si potrà accedere solo a seguito della approvazione della variante urbanistica in votazione in quella stessa seduta di consiglio. Bastai si è dimostrato abbastanza soddisfatto (ma non del tutto) anche della risposta al secondo punto, che riguardava la rotatoria all’incrocio tra via G. Evangelista e via Canaletto: la sua realizzazione infatti sta subendo rallentamenti, senza responsabilità del Comune, dovuti a successioni ereditarie legate alla procedura di esproprio per l’acquisizione di una particella di terreno necessaria per costruire la rotonda. La terza interrogazione ha visto invece completa insoddisfazione da parte di Roggiani, che domandava cosa motivasse l’incuria del parco di Villa Pace. Tosi ha smentito lo stato di abbandono: le operazioni di pulizia avvengono due volte a settimana e può capitare che tra un intervento e l’altro l’inciviltà di qualche cittadino diffonda rifiuti nel parco.
Il tema che ha impegnato lungamente il Consiglio è stata l’approvazione della variante agli strumenti urbanistici che consentiranno la realizzazione della scuola materna a Spezzano di Fiorano. Tosi ha sottolineato come fosse davvero necessario approvarla ieri sera, data l’imminente scadenza di un bando del PNRR cui Fiorano parteciperà con questo progetto. “Non possiamo perdere questa occasione – ha detto il Sindaco – sarebbe da irresponsabili. Le nuove scuole rappresentano uno dei punti più importanti delle linee di mandato e sono molto attese dalle famiglie e dai cittadini di Spezzano. Saranno scuole ai massimi livelli di sicurezza sismica, efficientamento energetico e attenzione alla didattica più avanzata”. Ancora una volta le perplessità sulla viabilità che potrebbe scaturire in quella zona, una volta realizzati i plessi scolastici, hanno provocato acceso dibattito, con anche una richiesta di rinvio, bocciata dalla maggioranza. Alla fine, dopo più di un’ora di serrato confronto, la delibera è stata approvata col voto favorevole della maggioranza, eccetto i consiglieri del Gruppo Misto, che si sono astenuti; così come si è astenuta la minoranza (Forza Italia e Lega). Un solo consigliere della Lega ha espresso voto contrario.
L’Ordine del Giorno presentato dai consiglieri Remigio ed El Kholti relativo alla installazione di foto-trappole quale deterrente per l’abbandono sconsiderato di rifiuti urbani con conseguente relazione annuale sul loro effettivo funzionamento, è stato approvato all’unanimità, seppure con l’emendamento proposto da Montorsi, che chiedeva di allargare la questione anche agli atti vandalici e non solo all’abbandono di rifiuti. A seguire, le due interpellanze su argomenti già trattati in precedenza, quali l’illuminazione di via Verdi e il manto di via Vittorio Veneto (che richiede un intervento da parte della ditta esecutrice), hanno registrato insoddisfazione dai consiglieri Roggiani e Orsi.
In ultimo, più di un’ora di Consiglio è stata impiegata per decidere la modalità di votazione (segreta o pubblica) della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Reginato, se con voto palese o segreto. A detta dei consiglieri della minoranza e del Gruppo Misto, Reginato non si mostrerebbe imparziale nello svolgimento della sua mansione, né disposto a venire incontro alle problematiche da loro evidenziate, come la mancanza di microfoni a ciascun consigliere o la mancanza da lungo tempo di una sala consiliare fissa, o ancora l’assenza di una pianificazione semestrale delle sedute. Il gruppo del PD e la Lista civica hanno contestato queste accuse. Reginato si è difeso affermando che tutto quanto a lui imputato non è pertinente alla funzione del Presidente del Consiglio, che conferma la sua disponibilità all’ascolto delle proposte suggerite dai Capigruppo, e che lungo il suo operato non esistono esempi in cui non si sia attenuto precisamente al regolamento. Alla fine il voto è stato palese, con la sola maggioranza a sostenere il Presidente Reginato, senza il Gruppo Misto, che come la minoranza ne ha votato convintamente la revoca. Data la parità dei voti, con l’opportuna astensione dello stesso Reginato, la richiesta di dimissioni non è passata.