L’Amministrazione comunale prende atto del parere espresso dalla lista ‘Maranello in Comune’ sull’ipotetica collocazione dell’Osco, ma sente anche il dovere – per dare un’informazione corretta – di replicare ad alcune considerazioni urbanistiche basate evidentemente su premesse errate.
A partire dal tema delle nuove piantumazioni, sul quale probabilmente la suddetta non è aggiornata. Ad esempio, sono in corso proprio in questi giorni i lavori di messa a dimora di 331 nuove piante nei pressi del Parco dello Sport, che dista poche centinaia di metri dall’area in questione. I dati complessivi confermano inoltre l’attenzione dell’Amministrazione su questo tema, visto che a fronte di 33 alberi (tutti secchi o malati) abbattuti sul territorio comunale nel 2021, entro la metà di aprile ne saranno stati piantati altri 437.
‘Maranello in Comune’ parla poi impropriamente della “necessità di piantumazioni compensative” legate all’investimento di ‘Ferrari S.p.A’, forse ignorando che il progetto proposto dall’azienda già prevede, vista la rinuncia a 182 piante, la messa a dimora di 277 nuovi alberi e di oltre 2400 metri quadrati di siepi arbustive, dati già diffusi recentemente dalla stampa e durante l’ultimo Consiglio Comunale.
Passando invece alle aree suggerite dalla suddetta lista per ospitare l’Osco – e premesso che a Maranello non ci sono altre aree pubbliche già edificate che abbiano le caratteristiche richieste dall’Ausl – occorre precisare ancora una volta come tutti i Comuni dell’Unione (all’unanimità, attraverso una delibera di giunta) abbiano individuato nel terreno messo a disposizione da Maranello la migliore opzione tra quelle praticabili nel Distretto Ceramico. Coerente, tra l’altro, con un elemento sottolineato dalla pandemia: l’importanza di presidi sanitari locali dislocati sul territorio.
Inoltre, le ipotesi relative all’area Cisa-Cerdisa di Gorzano e al complesso che comprende la Fattoria del Parco non sarebbero comunque praticabili: la prima in quanto area privata e quindi non disponibile, la seconda in quanto già destinata ad altri progetti e ad ogni modo ritenuta non idonea dall’Ausl. La stessa Ausl avrebbe infatti accesso a fondi del PNRR che permettono la sola realizzazione di un edificio e che escludono altre azioni come la demolizione o la bonifica di una struttura già esistente.
L’Amministrazione esprime infine il proprio stupore nel constatare che una lista maranellese sia contraria all’attivazione sul nostro territorio di un servizio sanitario rivolto ai cittadini più fragili. Ma nota con piacere il ripensamento della stessa ‘Maranello in Comune’ sul tema del via vai di “ambulanze, macchine e fornitori”, che inizialmente la lista aveva presentato come primo punto critico del progetto Osco e che ora indica come “un disagio limitato”.