E’ stato approvato dalla Giunta comunale l’Accordo fra Comune di Reggio Emilia, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Acer e Stu Reggiane spa per la candidatura della Palazzina Uffici delle ex Officine Reggiane (la cosiddetta Palazzina M), prospiciente via Agosti, ad ospitare alloggi universitari, servizi per gli studenti e per il quartiere.
L’intervento, dal valore complessivo di 14,1 milioni di euro, è stato candidato al Bando del ministero dell’Istruzione per l’erogazione di finanziamenti per interventi volti alla realizzazione di strutture residenziali universitarie programmato, in parte, con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Dell’Accordo definito in questi giorni hanno parlato al Tecnopolo di Reggio Emilia il sindaco Luca Vecchi, il prorettore di Unimore Giovanni Verzellesi e il vicesindaco Alex Pratissoli, il presidente di Acer Marco Corradi e l’amministratore delegato di Stu Reggiane spa Luca Torri.
Il recupero della Palazzina Uffici amplia l’ambito di intervento di riqualificazione nell’Area Reggiane con una ulteriore estensione del Parco Innovazione, ad oggi limitato alla parte sud del braccio storico di viale Ramazzini, ricomprendendo anche il fronte su via Agosti.
La funzione individuata per la rigenerazione della Palazzina, appunto quella di Studentato, rappresenta una importante risposta al crescente fabbisogno di alloggi universitari, registrato in città a seguito della crescita importante sia del numero di iscritti sia, soprattutto, degli studenti fuori sede. Gli studenti delle sedi reggiane di Unimore infatti sono più che raddoppiati nell’arco di dieci anni ed oggi oltre il 70% di essi proviene da fuori provincia di Reggio Emilia.
L’opportunità rappresentata dal Bando del Miur è pertanto duplice:
· da un lato estendere ulteriormente il processo di rigenerazione dell’Area Reggiane ricomprendendo un ambito, quello della Palazzina, abbandonato e in condizioni degradate;
· dall’altro qualificare e accrescere l’offerta di servizi per gli studenti universitari, rafforzando in tal modo anche la presenza dell’Università al Parco Innovazione.
IL PROGETTO – L’intervento di articola su oltre 4.500 metri quadrati, suddivisi su tre piani fuori terra ed un piano interrato. Complessivamente saranno ricavati 80 posti letto suddivisi in 30 camere singole e 25 camere doppie. Sono inoltre previsti servizi comuni a disposizione degli studenti come sale studio, una biblioteca, sale riunioni, una cucina comune, oltre a salottini di piano per l’incontro e la socializzazione.
L’edificio sarà inoltre aperto alla città grazie alla presenza di funzioni a disposizione del quartiere come una palestra fitness e una sala conferenze per 100 persone.
La rigenerazione dell’edificio ha come obiettivi di fornire un servizio alle persone lavorando sull’interazione e sul benessere, oltre a pensare ad un edificio funzionale e innovativo per la salvaguardia dell’ambiente. Pensato per l’applicazione dei principi dell’economia circolare, il progetto, al fine di limitare le emissioni climalteranti, prevede impianti alimentati da energie alternative (fotovoltaico, termico sottovuoto, geotermia), coperture verdi, recupero dell’acqua piovana, vernici fotocatalitiche che depurano l’aria, oltre a un interventi costruiti a secco con materiali recuperabili, contribuendo così a ridurre il ciclo dei rifiuti.
Il tutto nel rispetto della storia dell’edificio che, costruito nel 1940, mostra spazi e caratteristiche che sono testimonianza dell’architettura dell’epoca.
CONTENUTI DELL’ACCORDO – L’Accordo che ha portato alla candidatura del progetto di riqualificazione della Palazzina Uffici al bando del Miur prevede complessivamente un investimento pari a 14,1 milioni di euro.
La richiesta di contributo al Miur è pari a 9,7 milioni di euro. La Regione Emilia-Romagna finanzierà l’intervento con un proprio contributo di 233.000 euro. La quota rimanente sarà a carico di Stu Reggiane spa, che ha raggiunto un accordo con la proprietà per l’acquisizione della Palazzina. Infine Acer riconoscerà a Stu Reggiane spa, per la gestione dello studentato, un canone annuale a parziale copertura dell’investimento realizzato pari a 160.000 euro all’anno per 25 anni.
TEMPI – I tempi di progettazione e realizzazione dell’opera, nel caso di esito positivo della candidatura, prevedono l’inizio lavori entro il 2023 e la fine lavori entro i successivi due anni.