sabato, 23 Novembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaSan Lazzaro contro le discriminazioni sull’identità di genere





San Lazzaro contro le discriminazioni sull’identità di genere

I dati sull’omofobia, la bifobia e la transfobia oggi sono ancora allarmanti. Gli ultimi report stimano che il 70% delle giovani persone transgender subisce discriminazioni in famiglia, il 69% delle persone omosessuali e bisessuali evita di tenere per mano il proprio partner pubblicamente per paura e il 47% delle persone omosessuali o bisessuali subisce discriminazioni in ambito scolastico. A tutto questo si aggiunge che nel 2022, secondo una rilevazione Istat, una persona non eterosessuale su cinque pensa che il proprio orientamento sessuale sia d’intralcio alla personale crescita professionale. L’Italia, su 49 Paesi Europei, è 35esima per pratiche legali e politiche per persone LGBTQI+ e sempre nel nostro Paese 1 persona LGBTQI+ su 5 ha subito aggressioni sul lavoro.

La lotta contro ogni tipo violenza e discriminazione è sempre stata epicentro delle politiche dell’attuale Amministrazione di San Lazzaro Di Savena. In questa direzione, e a difesa di ogni singolo individuo, vanno le nuove linee di indirizzo varate dalla Giunta della sindaca Isabella Conti, in collaborazione con l’Associazione Gruppo Trans Bologna: linee operative attraverso le quali il Comune si impegna ad attivare una nuova serie di iniziative mirate.

San Lazzaro infatti, è tra i primi Comuni in Italia ad avviare percorsi di inclusione e sensibilizzazione attraverso anche la creazione di bagni genderless, momenti di formazione per il personale, la realizzazione di una casa rifugio e l’attivazione di carriere alias per i dipendenti in transizione di genere: azione, quest’ultima, che l’ente punta a promuovere su tutto il territorio, partendo da un accordo già stipulato con il Teatro dell’Argine ed Eden Park. Le azioni in campo sono molte, e passano da iniziative di empowerment e de-emarginalizzazione delle persone transgender a una comunicazione istituzionale più inclusiva, dall’adesione della rete Ready – Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, all’impegno ad avviare politiche per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando buone prassi e provvedimenti amministrativi che tutelino tutti.

Ecco le principali linee guide:

– garantire le libertà individuali, i diritti umani e civili e il principio di uguaglianza senza discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere
– aderire a R.E.A.D.Y. (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere)
– consolidare un uso non discriminatorio dei bagni dell’Ente, o tramite la predisposizione di bagni gender free o tramite la possibilità, per i dipendenti in transizione, di accedere al bagno del proprio genere elettivo
– ad assumere la misura dell’ALIAS secondo la richiesta del personale dipendente in percorso di transizione di genere, e a promuoverla come buona pratica verso le realtà pubbliche e private che collaborano con l’amministrazione
– a promuovere, anche in collaborazione con Enti, Istituzioni, Associazioni del territorio, attività formative e di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti e cittadini finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere
– a fornire strumenti operativi e di comunicazione che potenzino l’accesso e la fruizione dei servizi gestiti dal Comune agli utenti LGBTQI+
– a individuare e diffondere linee guida che forniscano strumenti applicativi ai dipendenti del Comune di San Lazzaro di Savena per qualificare la comunicazione e la relazione con gli utenti LGBTQ+ al fine di potenziare l’accesso e la fruizione dei servizi da parte dell’utenza LGBTQI+
– ad adottare un linguaggio inclusivo e rispettoso dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere di ogni persona negli atti, nella modulistica e nella comunicazione interna ed esterna all’Ente, e nella redazione del prossimo Piano di Comunicazione 2022/23
– a verificare periodicamente il firewall della rete interna all’Amministrazione comunale affinché non sussistano barriere rispetto a termini quali ad esempio “gay”, “lesbica”, “transessuale”, “transgender” in quanto la censura sarebbe indice di discriminazione oltre a impedire l’accesso a informazioni specifiche sull’identità sessuale
– a sostenere e gestire iniziative aperte alla cittadinanza volte a favorire la cultura dei diritti umani, sensibilizzare alla valorizzazione delle differenze e a prevenire e contrastare le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, a partire dai percorsi di Team Building già presenti nella programmazione annuale dell’ente e Peer Education attivi dall’anno scolastico 2022/23
– realizzazione di un progetto di accoglienza, soccorso e protezione denominato “Casa Arcobaleno” entro il 2022.

“Gli Enti locali devono fare la propria parte per promuovere politiche e misure che sappiano rispondere ai bisogni di tutti – sottolinea la sindaca Isabella Conti – ponendosi come luoghi sicuri, improntati sul rispetto delle differenze e liberi dal pregiudizio. Le nuove linee guide che abbiamo varato vanno verso l’inclusione e il rispetto di ogni singolo individuo, e sono fiera di annunciare che entro la fine dell’anno sarà inaugurata la Casa arcobaleno che vuole essere un rifugio, un punto di riferimento e un luogo sicuro per tutti coloro, soprattutto i più giovani, che proprio a causa delle discriminazioni sull’identità di genere si trovano senza una tetto o senza il supporto famiglie. A tutti loro voglio dire che ci siamo, e che non lasceremo mai nessuno indietro.”

Soddisfatto l’assessore alle Pari Opportunità Juri Guidi: “Grazie a queste linee operative cercheremo di colmare alcuni dei vuoti normativi che si creano durante il lungo percorso burocratico della transizione di genere, a partire dalle carriere alias per i nostri dipendenti, che potranno utilizzare il loro nome di elezione sul tesserino e nell’ambito dell’ambiente lavorativo. Abbiamo inoltre avviato tavoli con associazioni e realtà che collaborano con l’Amministrazione per estendere questa buona pratica in ambito sociale, sportivo e culturale. L’ITC Teatro ed Eden Park ad esempio, dalle prossime iscrizioni daranno la disponibilità a utilizzare il nome di elezione sull’abbonamento”.

Forte la collaborazione tra il Comune di San Lazzaro di Savena e l’associazione Gruppo Trans Bologna, il cui presidente, Christian Cristalli, precisa: “Al fascino delle promesse preferiamo i fatti. Oggi a San Lazzaro di Savena sono i fatti a parlare. Finalmente potremo presto inaugurare la Casa Rifugio Arcobaleno, un progetto di accoglienza che ci permetterà di prenderci cura in maniera strutturata delle persone transgender in fragilità che si rivolgono alla nostra associazione. Un riconoscimento importante da parte di questa Amministrazione del grande lavoro di welfare di comunità svolto da Gruppo Trans APS in questi anni sul territorio. L’approvazione di queste linee guida segna un passo per tutta la cittadinanza verso la promozione dei diritti, ed è il risultato di mesi di lavoro e incontri tra la nostra associazione e l’Amministrazione comunale che, nella persona della sindaca Isabella Conti, dell’assessore Juri Guidi e di tutto lo staff, ha dimostrato nei fatti di mobilitarsi per andare incontro ai bisogni di una comunità spesso invisibile e un sincero interesse a collaborare per generare innovazione e impatto sul territorio”.

















Ultime notizie