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‘Gaggio Tech’ completa le assunzioni previste dal piano industriale

Si chiude positivamente la crisi della ex Saga Coffe di Gaggio Montano, sull’Appennino bolognese

immagine d’archivio

“Oggi si volta pagina. Si chiude definitivamente la storia della Saga Coffee, del Gruppo Evoca, e si apre una nuova sfida industriale con Gaggio Tech. E questo grazie alla difesa del lavoro e della produzione in un’area della montagna bolognese che non poteva, e non doveva, sopportare una cesura di tale portata, sociale ed economica”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, commentando l’avvio del nuovo progetto industriale di Gaggio Tech, la New company che chiude la vertenza della ex Saga Coffe, a Gaggio Montano sull’Appennino bolognese.

Il passaggio delle 137 lavoratrici e lavoratori alla nuova azienda e la concreta realizzazione di quanto era stato deciso dimostra, da un lato, il risultato di una grande mobilitazione democratica e, dall’altro, sancisce la serietà dei due gruppi coinvolti, Triulzi e Melocchi, e delle organizzazioni sindacali.

“Apprezziamo- proseguono Bonaccini e Colla- il rispetto del progetto industriale presentato a suo tempo in Regione, con i relativi importanti investimenti in corso. Investimenti che, per noi, sono sempre stati fondamentali per una soluzione positiva della vertenza del sito produttivo di Gaggio Montano. D’altro canto, da parte nostra, non è mancato il sostegno al buon andamento dell’operazione grazie ai fondi della Legge regionale che incentiva gli investimenti produttivi in Emilia-Romagna”.

“La soluzione di questa vertenza ha dimostrato- concludono presidente e assessore- che la compattezza delle istituzioni e la solidarietà espressa da tutta una comunità possono rendere possibile un investimento industriale in grado di dare futuro e prospettiva, evitando una cesura sociale, economica e territoriale, che non sarebbe stata sopportabile dalle tante famiglie coinvolte. Un grazie, ancora una volta, alle lavoratrici e ai lavoratori, agli imprenditori, alle organizzazioni sindacali e alle Istituzioni coinvolte. Questa vertenza è l’esempio di quanto siano importanti le politiche e le strategie condivise e sancite nel Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna”.

















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