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Castelfranco Emilia, un progetto per l’adattamento ai cambiamenti climatici del verde urbano

Sono stati assegnati, per un importo complessivo di 100mila euro, i lavori di manutenzione e sviluppo dei parchi e delle aree verdi di Castelfranco Emilia.

“Il progetto” spiega l’Assessore all’Ambiente, Sarah Testoni “ha un’ importante valenza ambientale: infatti, nel pianificare l’intervento di manutenzione e di nuova piantumazione delle essenze arboree, abbiamo adottato soluzioni privilegiando essenze con spiccate caratteristiche di regolazione del microclima e lo stoccaggio dei gas serra, oltre alla creazione di nuovi habitat per l’avifauna locale. Inoltre, il progetto risponde anche all’esigenza sempre più impellente di adottare strategie contro la siccità e l’innalzamento delle temperature, in particolare nel periodo estivo: sono state selezionate, infatti, specie botaniche e varietà con elevata resistenza alla siccità e alle elevate temperature, capaci di adattarsi e prosperare anche nei suoli più poveri ed in grado di sfruttare appieno le esigue disponibilità idriche naturali dei suoli antropizzati”.

Per la realizzazione del progetto, sarà necessario procedere con locali abbattimenti di piante secche o in cattivo stato vegetativo, in molti dei casi già oggetto di segnalazioni da parte di cittadini, e che presentano problematiche fitosanitarie verificate a seguito di valutazione.

Si procederà poi con la sostituzione delle piante, con nuove piantumazioni: le nuove piante avranno un’altezza di circa due metri. Inoltre, è previsto un incremento della componente verde attuale, sia in termini quantitativi sia, e soprattutto, in termini qualitativi.

La disposizione di nuovi alberi e arbusti prevede sia la creazione di nuovi filari o gruppi arborei, sia la formazione di macchie arbustive, complementari all’elemento arboreo, con lo scopo di valorizzare il tessuto urbano e mirare all’incremento della biodiversità.

“Un’altra importante caratteristica del progetto è la realizzazione di aree verdi con caratteristiche estensive, in grado cioè di autogestirsi dopo i primi anni necessari all’attecchimento delle piante” spiega l’Assessore alla Manutenzione, Omar Giovanardi “La scelta di piante più resistenti al cambiamento climatico, ci consentirà di avere un verde urbano più sano e quindi più curato e un migliore utilizzo delle risorse economiche dell’Ente: infatti, negli ultimi anni si è registrato un basso tasso di attecchimento delle nuove alberature, proprio perché le giovani piante non riuscivano a resistere alle alte temperature estive. Inoltre, si produrrà un risparmio di utilizzo dell’acqua, nella loro manutenzione e nelle attività per l’attecchimento,  risparmio che non è tanto economico, ma più che altro in termini di risorsa idrica che non sarà sprecata”.

















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