Buone notizie dal Tribunale di Modena, che oggi ha accolto l’opposizione di LAV alla richiesta di archiviazione del procedimento relativo all’uccisione della nutria Ciccio a Castelnuovo Rangone, con richiesta di verificare i tabulati relativi al traffico telefonico intercorso nella zona di ritrovamento della nutria ferita mortalmente al parco “Rio Gamberi”.
Grazie a LAV, dunque, proseguiranno le indagini per tentare di individuare il responsabile dell’uccisione dell’animale, morto tra atroci sofferenze.
La nutria faceva parte di una colonia per la quale la LAV aveva stipulato un protocollo d’intesa con il Comune, per procedere alla sterilizzazione di tutti gli individui così da evitarne l’uccisione e favorire allo stesso tempo la convivenza con i cittadini. I volontari dell’associazione animalista, incaricati della cattura delle nutrie, l’avevano rinvenuta nel luglio del 2022 in condizioni gravissime, in preda a gravi problemi neurologici, convulsioni e impossibilità a nuotare e mangiare. Per questo era stata subito portata presso una clinica veterinaria, dove le indagini radiografiche avevano evidenziato la presenza di due pallini esplosi con armi ad aria compressa, uno conficcato nella scatola cranica e l’altro nel collo.
Una condizione clinica devastante, causata da un atto umano crudele e intollerabile, per la quale LAV aveva depositato una denuncia per uccisione di animale, con l’aggravante del maltrattamento, che comporta la reclusione fino a due anni del responsabile, come previsto dal Codice Penale.
“Nonostante le nutrie siano oggetto di piani di sterminio, questo procedimento dimostra che non possono comunque essere arbitrariamente sottoposte a maltrattamenti e uccisioni se ci sono alternative possibili di convivenza come in questo caso. Chiediamo al Pubblico Ministero di svolgere accurate indagini per identificare il colpevole di questa morte. Non è tollerabile che chi si macchia di maltrattamento o addirittura uccisione di un animale mite e inoffensivo come una nutria rimanga impunito”, afferma LAV.