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A Bologna, il primo evento scientifico dopo la nuova scoperta nella piramide di Cheope

Si svolgerà, giovedì 11 maggio, dalle 11 alle 13, presso l’Accademia delle Scienze (Via Zamboni, 31- Bologna), il seminario “Discovery of the North Face Corridor in the Great Pyramid of Giza using Non-destructive Techniques“, nell’ambito del ciclo a cura del Collegio di Dottorato del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali – DICAM dell’Alma Mater, dedicato agli studenti di dottorato.

 

Si tratta del primo evento scientifico organizzato dopo l’annuncio della scoperta del North Face Corridors per il progetto ScanPyramids partito nel 2015.

A tenerlo sarà il prof. Mohamed Elkarmoty (Facoltà di Ingegneria dell’Università del Cairo Egitto) che è stato ed è attualmente il co-coordinatore del progetto di ricerca ScanPyramids, portando alla luce l’esistenza di un corridoio nella piramide di Cheope.

Il seminario illustrerà una breve storia delle piramidi, il progetto ScanPyramids, la scoperta del Big Void SP-BV e del ScanPyramids North Face Corridor SP-NFC. Verranno spiegate le tecniche usate per le scoperte, le misure in sito, le difficoltà tecniche riscontrate durante le ricerche. Infine è prevista una discussione aperta con i partecipanti.

Il progetto  ScanPyramids è coordinato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Cairo, Egitto, e l’istituto HIP (Francia), con il partenariato di istituti di ricerca del Giappone, Francia, Germania e Canada, in cooperazione e sotto la supervisione del Consiglio Supremo delle Antichità Egiziano. Lo scopo del progetto ScanPyramids è la ricerca di strutture interne della grande Piramide di Giza utilizzando tecniche non distruttive, per comprendere come le piramidi sono state costruite. Il progetto ha portato a due nuove scoperte nella grande piramide di Giza: il ScanPyramids Big Void (SP-BV) e il ScanPyramids North Face Corridor (SP-NFC).

Il Big Void SP-BV, è stato identificato mediante 3 differenti tecniche di muografia. La struttura è un grande vuoto, lungo circa 30 m, identificato sopra la Grande Galleria (Grand Gallery). I risultati di queste scoperte sono stati pubblicati nel 2017, nella rivista Nature. La scoperta dell’esistenza del North Corridor (SP-NFC), corridoio nord, è stata identificata inizialmente utilizzando la termografia nel 2015, scoperta confermata da muografia nel 2016. Successivamente sono state eseguite ulteriori misure con muografia, Ground Penetrating Radar (GPR), Tecniche ad Ultrasuoni (UST). I risultati di queste indagini sono stati combinati con tecniche di fusione dell’immagine, che hanno permesso di caratterizzare la posizione della stanza e la sua posizione con una accuratezza di pochi centimetri.

 

Nel 2023, una piccola apertura è stata identificata tramite l’utilizzo del GPR, dietro i blocchi del portale a forma di V rovesciata (Chevron), permettendo di introdurre una telecamera endoscopica del diametro di 6 mm. La sonda ha permesso di visualizzare un corridoio rimasto nascosto per oltre 4500 anni. Il corridoio nord è stato trovato direttamente dietro la struttura a forma di Chevron, all’entrata nord. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Nature Communications e nella rivista NDTE&E in 2023.

 

Mohamed Elkarmoty 
Professore associato del Dipartimento di Ingegneria Geologica e Mineraria e Direttore del Laboratorio di Ingegneria delle Rocce della Facoltà di Ingegneria – Università del Cairo, dal 2018 è Coordinatore del progetto ScanPyramids.

Ha conseguito la laurea nel 2009, il master in Ingegneria Mineraria nel 2013 presso l’Università del Cairo e il dottorato (2014-2018) presso il Dipartimento DICAM dell’Università di Bologna.

Mohamed ha 14 anni di esperienza nell’insegnamento di diversi moduli di geo-ingegneria e ingegneria mineraria. I suoi interessi di ricerca sono progettazione e ottimizzazione di cave a cielo aperto, caratterizzazione di materiali rocciosi, test non distruttivi, metodi scientifici per l’eredità culturale e energia geotermica. Mohamed ha pubblicato più di 25 articoli in riviste internazionali e conferenze di prestigio. Ha partecipato in più di 30 progetti di ingegneria per miniere, costruzione e restauro archeologico. Ha vinto diversi progetti di ricerca, premi e riconoscimenti. Recentemente è stato premiato dall’Università del Cairo con il premio di incoraggiamento in scienze ingegneristiche (2022) ed è in attesa della firma come co- titolare del progetto, approvato dall’UNESCO, per la creazione di una Cattedra in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali presso l’Università del Cairo.

 

















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